Bene, benissimo

Bene, benissimo. Siccome avevo dimenticato di prendere le chiavi, l’altra sera per farmi aprire il portone del palazzo di casa ho dovuto citofonare. Dopo un po’ ho udito la voce di mia figlia provenire dall’altoparlante sotto la pulsantiera. – Chi è? – ha chiesto. – Noi – ho risposto io senza esitare. Il portone si è…

Mi piace il tuo cappello

Mi piace il tuo cappello. Oggi mi sono ricordato di quella volta che avevo diciassette anni e gli amici mi avevano detto Vieni che andiamo a ballare. Così mi ero vestito per andare a ballare: camicia di raso arancione, pantaloni neri, cinturone, stivali e cappello di pelle scura. Gli amici mi avevano detto che ero…

Ti ricordi?

Ti ricordi? Eri invisibile e non lo sapevi. Attendevi solitario nel vento d’agosto. Indossavi un paio di mocassini blu. Pensavi alternativo. Desideravi dormire dando prova di lungimiranza. Avevi le rughe. Avevi un movente. Eri il più scaltro e il meno esigente. Stringevi tra le dita un fazzoletto sporco di rossetto. Guardavi il cielo e ti sembrava…

Dalla parte di Thelonious (free)

Dalla parte di Thelonious (free). L’altra sera sull’autobus che mi riportava verso casa c’erano due tizi che parlavano senza sosta, uno dei due, il più basso, faccia tonda e labbra sottili, orecchie a sventola, maglioncino sulle spalle e scarpe alla moda, alla fine di ogni discorso agitava la mano e a voce alta diceva “Non…

Dalla parte di Thelonious

Dalla parte di Thelonious. L’altra sera sull’autobus che mi riportava verso casa c’erano due tizi che parlavano senza sosta. Uno dei due, il più basso, faccia tonda e labbra sottili, orecchie a sventola, maglioncino sulle spalle e scarpe alla moda, alla fine di ogni discorso agitava la mano e a voce alta diceva “Non per…

Un paio di scarpe nuove

Un paio di scarpe nuove. Questa mattina ho indossato le mie scarpe nuove e sono uscito da casa per andare a lavoro. Mentre camminavo ho pensato che non avevo voglia di fare la solita strada, mi andava di cambiare. L’ho pensato e l’ho fatto. Anziché camminare dritto e poi a destra e poi a sinistra e poi…

Le porte sbattono quando c’è troppo vento

Le porte sbattono quando c’è troppo vento. Devo mettermi in testa che certe volte è meglio che me ne stia zitto, che non fiati, che stia in silenzio. Zitto zitto. Ma non zitto zitto come se fossi impaurito o mortificato. Come se volessi dire e non dire. No. Proprio zitto. Muto. Zitto Zitto. Ma non zitto…

L’uomo è un idiota

L’uomo è un idiota. L’essere umano è un essere stronzo, bravo chi lo capisce. Così mi dice Lucio, che di esseri umani se ne intende. Ogni santo giorno sta lì, seduto ai tavolini del bar, a bere birra, fumare e leggere a scrocco i giornali. Ogni santo giorno. Io li conosco, gli esseri umani. Ne…

Prendiamo le orecchie

Prendiamo le orecchie. Sono sempre più convinto che l’essere umano abbia subìto un forte rallentamento evolutivo. Si tratta di una cosa talmente evidente che me sono accorto pure io che non sono uno scienziato. Voglio dire, prendiamo le orecchie: se ci fossimo evoluti come Dio comanda, oggi sapremmo muoverle, drizzarle e piegarle a piacimento, più…

Riprovi più tardi

Riprovi più tardi. Sull’autobus. Giovane al telefono. – No. Mi dispiace. Adesso non fa. Mamma non c’è. Cioè, c’è ma non può rispondere. Mi dispiace. Le ho detto che non fa. In questo momento è impegnata. Si sta facendo la doccia. Riprovi più tardi. Grazie.   nella foto, il telefono

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