Parti ghei.

Parti ghei. Cagliari, linea 1 CTM, metà mattina. – Oh Gino. – Eh. – Custa grisi. – Eh. – Custa grisi s’ari arrovinau. – Colpa dell’euro. – Ci poris contai. – E deu? A sa pensioni candu ci arribu deu? Mai. – Non ci arribasa oh Gino. – Tutti a dare la colpa a Berlusconi. Ma…

La telefonata delle 15.10

La telefonata delle 15.10. Rispondo al quarto squillo. – Pronto? – Sì, pronto, chi parla? – No. Chi parla lo dico io. Chi è lei e perché mi sta chiamando? – Pronto? Qui è l’Autorità per l’Energia Elettrica nazionale. – E ‘sti cazzi. – Come? Mi sente? – La sento, la sento. – Per piacere,…

Cose che ho pensato (venti)

Cose che ho pensato (venti). 116. Una volta ho pensato all’intervista che un banchiere italiano, “l’uomo del cerchio sulla sabbia” (sic), ha rilasciato di recente a un quotidiano sardo. Quest’uomo dice, tra l’altro, «La Sardegna è un po’ la mia seconda terra. Ho casa a Porto Rotondo e quando ho cominciato ad andare in vacanza,…

Fuori luogo

Fuori luogo. Il me scrivente è simile al pesce pescatosi e al sé pescante. Se esiste qualcosa per cui valga la pena scrivere, questa cosa è la totalità dello scrittore scrittosi. E non sembri una congettura fuori luogo. Ognuno è dentro luogo. Chi non ha luogo resta indefinito, alla periferia dell’identità.      

Cose che ho pensato (diciannove)

Cose che ho pensato (diciannove). 111. Una volta ho pensato di essere Zorro e di andare in giro per Cagliari a fare il segno della Z sulla pancia delle persone cattive. 112. Una volta ho pensato di vivere negli anni cinquanta e di emigrare in Australia. 113. Una volta ho pensato che ci sono alcune…

Storia breve della letteratura dell’autostima

Storia breve della letteratura dell’autostima. Il mio nome è Cristoforo Retino e ogni giorno scrivo una lettera d’amore all’amore mio. Ogni mattina prendo un foglio bianco, formato A4, lo piego in due, in modo che possa scrivere su quattro lati, mi siedo alla scrivania, afferro la penna, un roller a inchiostro liquido, nero, punta 0.5, e…

Cose che ho pensato (diciotto)

Cose che ho pensato (diciotto). 106. Una volta ho pensato che la vita è strana, ma c’è di peggio. 107. Una volta ho pensato di essere un rotolo di carta igienica. A Arturo però non gliel’ho detto. 108. Una volta ho pensato di raccontare quel che accadde molti anni fa, quando a un concerto di…

Come hai trascorso l’estate (3)

Come hai trascorso l’estate (3). L’altra mattina ho avuto una percezione falsata della realtà. Credo sia nulla di serio. Mi trovavo in auto, faceva caldo, era mezzogiorno e aspettavo in doppia fila che si liberasse un parcheggio. Avevo urgenza di parcheggiare e la realtà mi era ostile. Falsata e ostile. Lo so, mi sono detto. Lo so…

A passo indignato

A passo indignato. Dico, hai sentito? Hai letto? Hai visto? E non ti indigni? Sei indignato? E quanto sei indignato? Non hai la faccia indignata. Fammi vedere. Mettiti di profilo. L’altro profilo. Più di profilo. Meno di profilo. Solleva il mento. Le labbra. Non hai le labbra indignate. E gli occhi? Perché non hai gli…

Cose che ho pensato (diciassette)

Cose che ho pensato (diciassette). 101. Una volta ho pensato che c’è stato un periodo che entravo nei negozi di dischi per guardare le copertine degli ellepì di Fausto Papetti. 102. Una volta ho pensato di essere una fetta di petto di pollo. 103. Una volta ho pensato che io e Diamantina non siamo mai stati…

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