Un’ora fa

Un’ora fa. Un’ora fa ho pensato una cosa che mi sembrava un pensiero interessante da approfondire, uno di quei pensieri che se sviluppati e argomentati come si deve possono portare a ragionamenti complessi ma al tempo stesso lineari e per nulla campati per aria. Un’ora fa. Ecco. Se solo ricordassi che pensiero era.  

Discussioni (1)

Discussioni (1). Ieri ho avuto una discussione con la finestra del soggiorno. Ero sul divano e leggevo un articolo sul rapporto tra fascismo e letteratura americana e la finestra era aperta e all’improvviso ho sentito uno SBAM! che quasi mi cagavo addosso per lo spavento. Mi sono voltato e l’ho vista che ancora vibrava e…

Io sì

Io sì. Mi sa tanto che faccio un’eccezione.  

Il resto

Il resto. – Dobbiamo guardare in faccia la realtà. – Proprio in faccia? – Poi penseremo al resto.  

Una gamba sull’altra

Una gamba sull’altra. Adesso lo faccio. Sì, sì. Così è. Ho deciso. Lo faccio. Inutile tergiversare. Lo faccio adesso. O forse più tardi. Comunque lo faccio. Tra un po’. Magari domani. Tanto non cambia nulla, se lo faccio oggi o domani. In ogni caso, fare si deve. Quindi lo faccio, anzi, per meglio dire, lo…

Stemperate

Stemperate. Mi sono ricordato di quella volta che un mio amico mi aveva detto che le matite stemperate secondo lui sembrava che volessero comunicargli qualcosa, come se fossero portatrici di un qualche messaggio che però lui non riusciva a tradurre. Mi è venuto in mente che poi non so come sia andata a finire, tra…

Io no #44

Io no #44. Mangiavano l’uva sbucciando i chicchi uno per uno. Io no.  

Orgoglio e appartenenza

Orgoglio e appartenenza. Cagliari, autobus, linea 10. I controllori in azione sanzionano un ragazzo col biglietto scaduto e raccolgono il plauso di gran parte dei passeggeri. – Giusto! La multa gli devono mettere. – Gliela stiamo mettendo, signora. – Tutti portoghesi sono. – Eh. Portoghesi, marocchini, pirresi, di Quartu, di Selargius, di tutti i paesi…

L’intenditore

L’intenditore. Sassari, piazza Fiume, al tramonto. Lui parla al telefono e mentre parla cammina compiendo ogni tanto dei mezzi giri intorno a se stesso. – E quindi?… Bene… E invitala a cena, no? Cosa c’hai da mangiare a casa? Insalata ne mangia?… E formaggio?… Niente? Eh, sono complicate le donne, già lo sai… Ascolta me,…

Quindi ci sono ancora

Quindi ci sono ancora. La vecchietta è salita sull’autobus, si è conquistata un posto a sedere a suon di “Permesso, mi scusi, permesso” e una volta seduta ha iniziato a sbuffare e borbottare. Ha sbuffato e borbottato per qualche minuto, poi rivolta all’autista ha urlato “Non si respira! Qui dentro fa caldo! Può mettere l’aria…

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