Dissociarsi

Dissociarsi. Mi sono alzato non dico di buonumore ma per lo meno con i coglioni che non giravano come al solito, diciamo ben disposto nei confronti dell’umanità e con un piglio da esistenzialista dissociato, più tendente alla spregiudicatezza che al significato astratto e precario della vita, e perfino starmene seduto a gambe incrociate o ritenermi…

Appositi sostegni

Appositi sostegni. Cagliari, ieri mattina sull’autobus. Voci varie, senza volti. – C’è troppo freddo! – Eh, ma sed’entra troppa gente poi… – Ma non si può abbassare, l’aria? – Guardi, signora, ha detto il telegiornale che domani piove. – Autista! – Sì, ma fuori fa caldo. – Oi mi seu bistìa spullìnca. Innoi esti cosa…

Capofamiglia

Capofamiglia.  Cagliari, spiaggia del Poetto, quinta fermata, primo pomeriggio. Il bambino, avrà due, tre anni, è seduto sul bagnasciuga e guarda verso il mare. Tra le mani stringe una lattina. All’improvviso un urlo da un gruppo di adulti sistemato all’ombra di tre ombrelloni coloratissimi. – Manuel! Manuel! Vieni a babbo con la coccacchiola. Il bambino…

Zucchero filato

Zucchero filato. Ieri camminavo per strada e ascoltavo alcune canzoni di George Harrison dagli auricolari del telefono. C’è questo disco, All Things Must Pass, e ci sono certe canzoni così belle che possono aprirti il cuore e fartelo a pezzi. A volte mi sembra che la musica di George Harrison sia fatta apposta per gonfiare…

Smettere

Smettere. Stamattina ho pensato a una cosa che qualche tempo fa mi faceva ridere, mi faceva ridere molto. Mi facevo certe risate. Quel genere di risate che non riesci a fermarti, ti parte la risata e ridi per dei minuti, poi smetti e scuoti la testa e ti dài una calmata, ma non ce la…

Sono aperte le iscrizioni (2)

Sono aperte le iscrizioni (2). Siccome poi il corso di abbondanza creativa è saltato, non si è fatto, e forse è stata una buona idea non farlo, mi è venuto in mente che però si potrebbe organizzare un incontro più specifico, un corso di scrittura a distanza, della durata di un paio d’ore, massimo tre, per…

Senza parole

Senza parole. Nei giorni scorsi, io e Marcel Proust, il cane di Arturo, siamo stati ore e ore a guardare la tv e ad ascoltare le notizie sulla crisi istituzionale e tutto il resto, i colpi di scena si susseguivano e c’era da restare senza parole. Anche Marcel Proust, che di solito non perde mai…

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