La colpa

La colpa.  Cagliari, autobus, linea 5. Sale una donna anziana. Si siede. Davanti a lei un uomo sulla cinquantina. La donna guarda verso i finestrini, chiusi. – Eeeh, piticu su frìusu! – C’è l’aria condizionata, signora. – E ‘tta mmanera! Diaìcci mi pigu unu puntori… – Colpa dello spread, signora. – Eh? – La differenza…

Previsioni

Previsioni. Al bar ho sentito uno che raccontava di aver saputo da un suo parente che conosceva un tizio che ha studiato e ha letto due o tre libri di storia che qualcuno molti anni fa avrebbe scritto un articolo nel quale in estrema sintesi si dice che comunque tutto ciò Nostradamus l’aveva previsto, forse. …

Ma quando?

Ma quando? Cagliari, autobus, linea 5. La ragazza stringe il telefono in una mano e con l’altra si sistema gli auricolari, li attorciglia, li sbroglia, li attorciglia di nuovo. Un po’ parla sottovoce, un po’ urla. Ogni tanto sbuffa. – Potevamo fare tutto quello che volevamo. Tutto, potevamo fare. E invece sono uscita. Da sola….

Ogni tanto

Ogni tanto. Ogni tanto una buona notizia: quest’anno sarò testa di serie ai Campionati mondiali di occhiaie.     

Semafori

Semafori. Stamattina, a un certo punto, mentre camminavo per strada ed ero distratto da alcuni pensieri semplici ma circolari, ho attraversato un incrocio e solo all’ultimo istante mi sono accorto che il semaforo era rosso, e allora un tizio che guidava una jeep, un tizio con dei grandi occhiali e scuri e una pipa in…

Consapevolezza

Consapevolezza. Soltanto oggi ho scoperto che esiste un modulo di autocertificazione con il quale “il dichiarante, consapevole dell’effettuazione di controlli sulla veridicità di quanto dichiarato, dichiara di essere tuttora vivente”. Ho letto e riletto questo modulo, e alla fine mi sono venuti in mente alcuni pensieri sulla consapevolezza. Molti pensieri. Troppi. Infatti mi è venuto…

A pranzo

A pranzo. Ieri mentre pranzavo ho intravisto il volto di Freud tra le bruciacchiature di un foglio di pane carasau. Poi ho girato il foglio e ho intravisto il simbolo dell’euro. Mi è sembrato del tutto normale.   

Altrimenti

Altrimenti. Stamattina, ma non saprei dire con esattezza a che ora e in quale circostanza, forse appena mi sono alzato, forse mentre facevo colazione, non ne sono sicuro, potrebbe essere in un arco temporale compreso tra le due cose, mi è venuta voglia di fare polemica. Molta polemica. Di polemizzare su qualsiasi cosa. Sulle preoccupazioni…

Io no #53

Io no #53. Saltavano, correvano, scattavano, salivano, scendevano, sudavano. Io no.  

Rendersi conto

Rendersi conto. Dice Arturo che l’altra notte si è svegliato all’improvviso perché gli era sembrato che stessi parlando nel sonno. Poi si è avvicinato per rendersi conto e dice che non stavo parlando. Stavo cantando “Sul mare luccica l’astro d’argento”. Non è più riuscito a chiudere occhio, dice.   

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