Molto più

Molto più. Ieri ho scritto una canzone di protesta che si intitola “Mi sento molto romantico, molto più romantico di quanto già non lo sia, però ho la rinite allergica”. Il testo fa così La la la la laLa la la la laMi sentoMi sentoMolto romanticoMolto più romanticoLa la la la laLa la la la…

A nulla

A nulla. Mi ha detto “Rilassati e non pensare a nulla”.Al che gli ho detto “Ma se penso di non pensare a nulla, va bene lo stesso”.Mi ha detto “Ti prendo a calci nel culo”.

Carne in scatola

Carne in scatola. Controllo la posta elettronica: 88 email ricevute nella cartella spam. Di cui:– in regalo 25 euro di buoni in benzina– un non meglio identificato pacco proveniente dagli Stati Uniti– ben 3 proposte per San Valentino– almeno dieci “miglior polizza auto”– trasforma la tua vasca in doccia– una dozzina di “cerchi liquidità?”– un…

C’è un buco nel muro

C’è un buco nel muro. In quel tempo gli esseri umani erano molto ironici, e infatti i titoli degli articoli sui giornali pubblicati su internet spesso venivano accompagnati dalla frase “Sui social si scatena l’ironia”. Però bastava un niente, un cambio d’umore, una foto o una parola interpretata in un certo modo, e subito la…

Soddisfazioni

Soddisfazioni. Per me, che piantare un chiodo o infilare un tassello nel muro sono problemi di una difficoltà non dico estrema ma insomma siamo lì, dopo aver smontato una lavatrice, aver rimosso la guarnizione vecchia, averla sostituita con una nuova, aver rimontato la lavatrice e aver scoperto che porca miseria tutto funziona come prima e…

Levando

Levando. Dài, dài, che finalmente ci stiamo levando dai coglioni il mese di gennaio.

Carteggi (11)

Carteggi (11). Ciao, quanti anni sono passati dall’ultima volta che ci siamo incontrati? Dieci? Nove? Dodici? Non me lo ricordo più. Forse ti sembrerà strano ma ormai la mia memoria è andata. Trovo una difficoltà enorme nel cercare di mettere a fuoco il mio passato. Non tutto il mio passato, s’intende. Alcuni episodi hanno contorni…

Giorno 31

Giorno 31. Il romanzo racconta la storia di una donna che aveva poca dimestichezza con i congiuntivi e voleva essere un’altra persona. Si intitola “Se ero Tonina”.

Giorno 29

Giorno 29. Dal diario di H., scritto un mese prima della sua partenza per Cuba. Zurigo, pensione Josephine.Oggi è il 29 giugno 1997. Sono le 7.50.Stanotte ho sognato di svegliarmi in una città orientale, forse giapponese, forse coreana, forse no. Le strade brulicavano di auto nere e affusolate. Le persone indossavano una specie di divisa,…

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