Carteggi (30). Ciao, in genere preferisco non andare a capo, ma oggi mi è preso così, sarà per via del frastuono che invade ogni spazio, fuori e dentro casa, un rumore così assordante che non riesco nemmeno a sentirmi pensare. Oh, so bene che per te non fa differenza alcuna. Chiasso o silenzio che sia,…
Non sono soltanto canzoni
Non sono soltanto canzoni. Era il sedici agosto, o forse il diciassette, e avevo quindici anni. Mi trovavo in vacanza al mare. Ero un ragazzino smilzo, una specie di selvaggio con la pelle bruciata dal sole e lo sguardo ruvido e incantato che hanno tutti i quindicenni che sognano di diventare poeti o musicisti. L’estate scorreva…
La mossa
La mossa. Cagliari, esterno, mattino. Il tizio, basso e mingherlino, sulla cinquantina, riportino unto, appiccicoso e appiccicato, ha fatto un cenno con la mano per richiedere la fermata dell’autobus. Quando si sono aperte le portine, ha iniziato a fissare l’autista e si è messo a cantare: “Pesca pesca pesca pescatore, pesca non ti fermaaare”. L’autista…
Al massimo
Al massimo. I poeti non sono mai tristi. Al massimo compongono versi.
Cuoiame liquefatto
Cuoiame liquefatto. La sveglia è suonata in ritardo. Così mi sono alzato in ritardo. Ho fatto colazione in ritardo. Mi sono lavato in ritardo. E mi sono anche vestito in ritardo. Tutto era in ritardo. Perfino la realtà era in ritardo, non saprei dire quanto in ritardo, però. Allora mi sono affacciato alla finestra e…
La spesa
La spesa. Fermata dell’autobus. La donna, sulla trentina, riceve una telefonata. Risponde. Chiamata in viva voce. All’altro capo della linea c’è un uomo. – E allora? – dice – Che cosa ti ha detto? – Allora. Ha detto che tu sei un pezzo di merda. Che vuoi far impazzire tua mamma. Che le hai rovinato…
Stronzate
Stronzate. “Le stronzate sono inevitabili ogni volta che le circostanze obbligano qualcuno a parlare senza sapere di cosa sta parlando. Pertanto la produzione di stronzate è stimolata ogniqualvolta gli obblighi o le opportunità di parlare di un certo argomento eccedono le conoscenze che il parlante ha dei fatti rilevanti attorno a quell’argomento. Questa discrepanza è…
Devo ricordarmi (2)
Devo ricordarmi (2). Una delle cose di cui devo ricordarmi è raccontare la storia di Fidelkennedy, nome d’arte di un filosofo utopista di Sant’Andrea che fino a qualche anno fa viveva in una casa abusiva nelle campagne di San Priamo, insieme alle sue due mogli e ai suoi sette figli. Fidelkennedy era un seguace del…
Mi è saltato di nuovo in mente
Mi è saltato di nuovo in mente. Con tutte le voci brutte che si sentono in giro, con tutte le facce brutte che si vedono in giro, con tutte le schifezze brutte che si toccano in giro, con tutti i sogni brutti che si sognano in giro, con tutte le immagini brutte che si immaginano…
Avanti e indietro
Avanti e indietro. Lo guardavo strano, Fausto. Ma dopotutto lui era Fausto. E tutti lo guardavano strano. Fausto che faceva avanti e indietro, da un molo all’altro. Fausto era alto, timido e molto serio. Il viso lungo, gli occhi color del cielo, una piccola macchia viola sul mento. Fausto lo incontravo al porto. Lui camminava,…