• Home
  • /
  • gz
  • /
  • Le storie di mare tengono a distanza i languori

Le storie di mare tengono a distanza i languori

Le storie di mare tengono a distanza i languori.

Secondo Duilio il senso di sbandamento è tipico dei nostri tempi.
Lo guardo, non gli dico niente. Non lo so.
Io non so proprio che cosa s’intenda per tipico dei nostri tempi. E infatti non capisco nemmeno che cosa sia questo senso di sbandamento di cui mi parla Duilio. Fa certe facce, poi. Da uomo navigato, o qualcosa del genere.
Secondo Duilio ci sono aspetti specifici, peculiari, del malessere dei nostri tempi.
E io, quando lui mi parla di certe cose, quando solleva le sopracciglia e arriccia il labbro inferiore come se volesse rafforzare il suo pensiero, Duilio, non so se lui si renda conto che ha dei sintomi che non trascurerei, se fossi in lui.

Le storie di mare tengono a distanza i languori, gli dico.
Non è vero, mi dice lui. Vale soltanto per te, che te ne stai sempre accucciato in un angolo.
Potrei leggerti questa poesia, gli dico.
Sarei felice, se mi leggessi questa poesia, mi dice lui.
Questa poesia ha un titolo.
Ed è.

“Quando il poeta non ha di che poetare succede che gli vengono delle idee bizzarre sull’apocalisse e sulle gambe delle donne”

persa la musa
un mese, deluso
rimase col muso

 

munchstones

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

UA-77195409-1