Te lo chiedo per favore.
Non dire nulla, ti prego. Non dirmi nulla.
Resta così. Stai in silenzio ancora per un po’, ti supplico.
Quando l’eco delle parole sarà svanita, quando il suono dei verbi altisonanti, degli aggettivi fragorosi, dei discorsi vuoti di modi e tempi sarà sfumato, soltanto allora, dimmi che parlerai.
Promettimi che mi racconterai di questi giorni, del sangue, del fango e delle pietre, dell’acqua, del dolore e del peccato, di te che fino a ieri mi dicevi “Non sarò felice finché non lo sarai anche tu”.
Promettimi che andrà così. Non ti chiedo altro.
9 Comments
nanni erwitt
18 Novembre 2014 at 15:44Non posso darti torto in effetti….mi approprio indebitamente di un’alternativa.
Gianni
18 Novembre 2014 at 15:53La ladra di alternative. Ottimo titolo 🙂
nanni erwitt
18 Novembre 2014 at 17:10Mi piace
Gianni
18 Novembre 2014 at 18:03Butta giù la trama, una sinossi, qualcosa 🙂
nanni erwitt
18 Novembre 2014 at 18:17Mi guardava con quel sorrisetto fastidioso di chi sa cose che tu non sai.Non sapevo in effetti di avere una sinossi tra i denti, proprio quel giorno che non avevo il filo interdentale in borsa..
nanni erwitt
18 Novembre 2014 at 12:47….questa oggi serve a me.
Gianni
18 Novembre 2014 at 14:31Nanni, fanne buon uso 😉
nanni erwitt
18 Novembre 2014 at 15:23Caro Gianni, non ho alternative..
Gianni
18 Novembre 2014 at 15:38Ci sono sempre alternative. In un modo o nell’altro.