Nient’altro che la verità.
Ho appena ricevuto una mail che fa piena luce sulla vicenda Cagliari Calcio.
La pubblico integralmente.
“Signor Zanata, sono il geometra Manu Gagara, proconsole del Giappone in Sardegna, e mi rivolgo a lei ched’è un giornalista tutto d’un pezzo per darle uno scùp da leccarsi i baffi.
Ora che i giochi sono fatti e abbiamo già stretto le mani che c’erano da stringere, possiamo finalmente dire la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.
Dietro il fondo americano che ha comprato il Chiagliari, ci siamo io, Conch’e Taccula, Zugh’e Pudda e il cugino di Culo di Gomma, noto Artària ‘e Griffoni.
Se guarda bene, dietro il fondo, proprio dietro dietro, non le sarà difficile scorgere le nostre sagome panciute.
E niente, lo abbiamo comprato noi, su Casteddu, perché il Chiagliari è roba nostra che deve restare a casa nostra. Soltanto che siccome che gli altri non volevano che ce lo comprevamo, allora ci abbiamo dovuto cravare un craufàundin. Abbiamo raccolto cascioni di dollari su Eppela e alla fine già lo abbiamo fregato ai cussu seddoresu pappa fa’.
Siamo una chiordata de paura. Che noi abbiamo intenzioni serie, serissime. In particolare Zugh’e Pudda, che diventerà amministratore delegato, a tipo Galliani.
Conch’e Taccula seguirà la campagna acquisti. È uno che se ne intende, sia di campagna che di acquisti.
L’allenatore? Problema già risolto.
Siccome ched’era toga l’idea della doppia panchina Lopez-Pulga, allora abbiamo deciso di copiarla. Ma niente giovani di belle speranze. Noi vogliamo esperienza e pugno di ferro. Non le dico nulla, ma Gustavo Giagnoni e Carletto Mazzone hanno già firmato.
Pultroppo resta il plobrema dello stadio.
A Quartu non ci andiamo nemmeno se ci regalano Is Arenas più lo stagno con tutti i mangoni. Pogarirari cussa cazz’e bidda.
Detto chiaramente, noi i dollari per costruire un altro Sant’Elia non ce li abbiamo. Che c’era ancora Massidda al porto, noi di sicuro lo convincevamo a fare lo stadio sul mare, davanti al molo ichnusa, uno stadio tutto galleggiante. Ma se l’immagina, arrivando allo stadio cun su ciu da Giorgino? Sarebbe stato stravanato.
Abbiamo chiesto a Massimo Zedda, ma lui ha detto che non si può fare. Che Giorgio Todde non vuole. No scièusu chi ni esti custu Giorgio Todde, ma di sicuro non è uno della curva nord.
A ogni modo, noi andiamo avanti. Magari facciamo un altro craufàundin, chi lo sa. Ma vedrà che già li troviamo i soldi. E allora sì, faremo lo stadio a tipo cempions lig, a forma di zucca, ce l’ha presente?, come quelle che un tempo i tifosi si portavano appresso allo stadio, piene di vino rosso, po’ s’imbriagai prima della partita.
Grazie per l’attenzione, distinti saluti e Forza Casteddu!”
2 Comments
roby
30 Maggio 2014 at 22:02volevo dirti che noi due inizio anni 90 abbiamo giocato e calceto al delfino in viale la playa. tenemusu totte e dusu i spilusu. e salutami il mio amico Domenico. che anche un tuo collega.e auguri a tutta la redazione di sardegna 1 . dimenticavo un’anno fa ho comprato un tuo libro in via manno. interessante!
Gianni
31 Maggio 2014 at 13:15ciao Roby 🙂
non sono mai stato un grande calciatore, ma non facevo nemmeno tanto schifo, no?
😉
Ti saluto Domenico.
E continua a leggere le mie storie, grazie!