Pensiero rivoluzionario.
“E un linguista sovietico aveva previsto che quando il comunismo avesse trionfato nel mondo intero la società nuova avrebbe fatto a meno delle lingue perché la simbiosi dei lavoratori sarebbe stata tanto profonda che parlare sarebbe diventato inutile e la gente avrebbe dimenticato gradualmente le lingue e avrebbe comunicato grazie al solo potere del pensiero rivoluzionario”.
[pag. 112, “Europeana. Breve storia del XX secolo”, di Patrik Ourednik, :duepunti edizioni – Palermo]