Premi letterari

Premi letterari.

Ieri notte ho visto in televisione la serata conclusiva di un premio letterario che porta il nome di una figura mitologica che nelle credenze popolari ha di solito un’accezione negativa. Sono state dette anche queste cose, durante la premiazione:

Lo scrittore è un palombaro
In Europa va di moda un claim
Gli italiani sono brava gente
Bisogna girare pagine lette
In vecchiaia la gente si calma
Il fil rouge della serata
Bentornati nel 1968
Il desiderio del desiderio del desiderio
La gente che prende appunti a casa
Il cambiamento fa parte della vita
Gli scrittori si dividono in due categorie
La letteratura mette insieme le parole, che sono mattoncini meravigliosi
Le banche fanno venire in mente i soldi
Abbiamo una cinquina di uomini e donne
Questo è un paese un po’ strano
C’è la filiera
Con la cultura si mangia
Sono felice di vederla qui, tra i tavoli
Una sinergia intellettuale imprescindibile
Hemingway non capiva granché di donne
E che sia un’estate piena di libri

Poi ho spento il televisore, sono andato in bagno a pisciare e, prima di coricarmi, e ho pensato all’effetto che fanno gli alcolici sulle persone di salute malferma, fisica o mentale.

 

 

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