Siccità.
Alcuni giorni fa al chiosco del Poetto.
Lui, cinquantenne in canottiera e due braccia grosse come cosce di ippopotamo, arringa gli amici seduti al tavolino.
– Oh, piccio’, là ghe domani niente mare poìtta ci tzàccara una bella scuttulàra. Ma mellus diàicci, eh. Che quando piove è bello atturài in domu e coddài, o no?
E, rivolgendosi a una donna in piedi alle sue spalle, aggiunge: – Vero, amore mio?
Lei piega la testa da un lato, lo guarda e dice: – Quindi mi stai dicendo che quel tuo problema dipende dalla siccità?