Carteggi (21)

Carteggi (21).

Ciao,
ti assicuro che è stato un incidente, spiacevole quanto vuoi, ma soltanto un incidente. Per me, dunque, è un discorso chiuso. Ne abbiamo discusso fin troppo. Ne abbiamo discusso anche la settimana scorsa, se non ricordo male. Ti chiedo, allora: perché continuare a discuterne? Un incidente, per quanto seccante e inopportuno, è pur sempre un incidente, un episodio imprevedibile, certamente non intenzionale.
Ieri mi trovavo in Umbria, in uno di quei paesi piccoli e angoscianti, immersi in una natura anch’essa angosciante. Ti avrei scritto, ma non avevo una carta da lettere che facesse al caso. E comunque, non ti suoni troppo stravagante, ho avuto un’amnesia: non ricordavo il tuo indirizzo. Curioso, no? Poi, stamattina, al risveglio, l’amnesia è improvvisamente scomparsa. Non ci crederai ma adesso mi ricordo tutto, per filo e per segno.
Esiste qualche rimedio contro il dilagare dei topi? L’altra notte ne ho catturato uno, vagava a ridosso del giardino. Non è stato complicato catturarlo: era zoppo e malandato. Mi ha fatto pena. Ma è stato solo un attimo, una debolezza momentanea. Infatti l’ho ucciso senza indugiare troppo. Immagino ce ne siano altri, di topi, qua in giro, nel giardino e oltre, lungo il sentiero del pozzo. Te lo chiedo per la seconda volta: esiste qualche rimedio contro il dilagare dei topi?
Non ti sembri irrispettoso ma, intanto che ti raccontavo del topo, mi è venuto in mente l’ex marito di tua sorella. Come sta quello stronzo? Scrive ancora poesie comiche? Parlami di lui, la prossima volta che mi scrivi (immagino quanto prima).
Nel buio del mio cuore ho scoperto una luce, ma è troppo fioca, non riesco a orientarmi. Mi sento perso, e nemmeno saprei dirti perché. Potrei dormire un sonno profondo nel pieno di un incendio e non accorgermi delle fiamme che mi sfiorano i capelli. La cosa che mi esaspera è l’impossibilità di catturare la luce che permea il mondo della natura: non ricordo chi l’ha detto, forse qualche pittore, ma rende l’idea.
Bene. Più tardi andrò in cerca di un riparo dove passare la notte. Non ho più l’età per giocare a nascondino. Per fortuna.
Ricordati che il mio codice di avviamento postale è cambiato: fai attenzione a non confonderlo con la parola d’ordine.

Tuo,
Cima Tempestosa








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