In modo approssimativo.
Cagliari, mattina, lungomare del porto.
Una coppia come tante, lui e lei, sulla ventina o poco più, camminano tenendosi per mano, si sorridono.
A un certo punto lei si ferma, si solleva la maglia e mostra la pancia al ragazzo.
– Dimmi la verità: sono molto grassa?
Lui la guarda con un’espressione neutra.
– Sei obesa – dice.
A volerlo calcolare in modo approssimativo, un secondo e mezzo è il tempo intercorso tra la “a” di obesa pronunciata dal ragazzo e il rumore dello schiaffo a manu prena che lei gli ha stampato sulla faccia.