Quaderni del coprifuoco (25).
L’altra mattina, mentre facevo colazione, lo scarico del lavello della cucina ha iniziato a gorgogliare.
All’inizio non ci ho fatto caso, ho continuato a bere il caffè col latte.
Poi mi sono alzato, mi sono avvicinato e ho ascoltato con maggiore attenzione: più che un gorgoglio sembrava un’esortazione.
Il tono era basso e rauco, profondo e scricchiolante, come quello di chi non solo incoraggia ma esprime anche una qualche insofferenza: “Baccaga’, baccaga’, baccaga’”.