Altrimenti.
Stamattina, ma non saprei dire con esattezza a che ora e in quale circostanza, forse appena mi sono alzato, forse mentre facevo colazione, non ne sono sicuro, potrebbe essere in un arco temporale compreso tra le due cose, mi è venuta voglia di fare polemica. Molta polemica. Di polemizzare su qualsiasi cosa. Sulle preoccupazioni per il futuro, sul funzionamento degli ascensori, sul rincaro dei prezzi, sulle manovre per il parcheggio, sull’omeopatia, sulle dottrine empiriche, sul fenomeno del magnetismo, sulle fioriere della vicina, sullo sfruttamento della classe operaia, sull’uso improprio dei puntini di sospensione, sui buchi nelle calze, sulle ricette per il tiramisù, sugli scrittori che scrivono libri che fanno cagare o su tutti questi argomenti messi assieme, non lo so, ma mi è venuta voglia di fare tanta di quella polemica che quasi quasi adesso mi vesto, esco, vado a prendere l’autobus e mi metto a polemizzare con il primo che incontro. Voglio vedere se riesco a soddisfarla, se riesco a farmela passare, tutta questa voglia di fare polemica. Altrimenti mi iscrivo a un corso di ginnastica dolce.