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I colori delle vacanze

I colori delle vacanze. L’altra mattina in giro per la città ho incrociato un gruppo di turisti orientali. Tra loro c’era questa ragazza, aveva un viso dai lineamenti molto dolci, era vestita di bianco e indossava un cappellino grazioso e delle scarpe di tela azzurrine. A un certo punto ha tossito forte, ha scatarrato con…

Gli adulti

Gli adulti. Avevo sei anni e undici mesi, quando gli esseri umani sono sbarcati per la prima volta sulla Luna. Mi ricordo molto poco, di quel giorno. Mi ricordo che ero a casa dei miei nonni, che a quel tempo abitavano in una piccola casa con un bel giardino. Mi ricordo che gli adulti, i miei…

Qualche foto del cielo

Qualche foto del cielo. Questa mattina mi è successa una cosa stranissima mentre armeggiavo con dei cavetti di connessione che mi sembrava non servissero a niente, non andavano da nessuna parte, né riuscivo a immaginare a quale scopo potessero essere serviti in passato, l’unica cosa certa è che se ne stavano lì, appesi tra un…

Carteggi (18)

Carteggi (18). Ciao,l’altra sera ho incontrato una nuova cliente, una settantenne con i capelli cotonati, tacchi alti e grandi orecchini quadrati. Ma lo sa che il suo cognome è davvero strano?, mi ha detto. Sì, me lo dicono tutti, gli ho risposto. Lei ha fatto un gesto così con la mano. Mi ha detto che…

Alluppo alluppo

Alluppo alluppo. Cagliari, Poetto, prima fermata. – Signor Aldo, dia un’occhiata a suo figlio, mi sembra un po’ troppo al largo. – Eia, sta imparando a nuotare. – Non lo so ma mi sembra che stia bevendo.– Eh lassaddu fai, che l’acqua già è pulita.

Di luci e di altre cose

Di luci e di altre cose. È quasi l’imbrunire. Molte voci ripetute dall’esterno. Voci di donne e di bambini che si mescolano a quelle del muezzin. L’invito alla preghiera sembra una chiamata alla rivolta. Sento rumori di animali e di catene. Il calpestio debole sui ciottoli. Sollevo lo sguardo. Sono sdraiato di lato su un…

Fischi, bastoni e calci

Fischi, bastoni e calci. Cagliari, una mattina d’estate.La donna, sulla sessantina, capelli lunghi, neri e unti, avvolta in un vestito estivo fiori & frutta molto abbondante, è in piedi alla fermata dell’autobus e con una borsetta finto cuoio si protegge la testa dal sole. Va ragionando sottovoce tra sé e sé, passeggia nervosamente. L’autobus appare…

Riconoscersi

Riconoscersi. Forse voleva soltanto suggerirmi di fare attenzione all’incrocio, o forse voleva semplicemente salutare qualcuno, non lo so, fatto sta che quando ho sentito suonare il clacson e mi sono voltato e ho visto la faccia del tizio al volante del camioncino, senza pensarci un istante gli ho detto Ohconchegazzu. Lui mi ha guardato e…

Sgabbianare

Sgabbianare. Nel cielo azzurro, molto azzurro, ho visto volare un gabbiano. Uno solo, volteggiava nella vastità di un azzurro che sembrava sconfinato. Era un gabbiano solitario e volava sgabbianando come fanno i gabbiani. E strillava versi striduli, proprio come fanno i gabbiani. Ma il suo garrito era diverso. Sembrava un lamento ragionato, sintonizzato su una…

Salvato (anche quest’anno)

Salvato (anche quest’anno). Giugno, 1980.Ieri sera in sala prove, mentre preparavamo i pezzi che suoneremo tra qualche giorno alla festa al circolo degli ex marinai, una serata che abbiamo organizzato per un gruppo di anziani, qualche parente e un pugno di militari in pensione, mentre buttavamo giù la scaletta dei pezzi, un po’ di Lucio…

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