È appena finito il mondo.
Ieri pioveva, son rientrato a casa che era già notte.
Penombra in camera da letto. Mi son svestito, ho appeso il cappotto nell’armadio. Poi mi sono avvicinato al suo cuscino, ho aspettato che lei aprisse gli occhi.
Lo scroscio della pioggia velava il silenzio.
Un attimo dopo s’è voltata e mi ha guardato.
“È appena finito il mondo”, mi ha detto.
“Sì, lo so”, le ho risposto. “Adesso possiamo costruirne un altro, per favore?”.
Lei è rimasta in silenzio, s’è stretta nelle spalle. E di colpo m’è parso che non ci fosse un vero senso. Né qui, né altrove.
Non s’ha timore del pericolo quando imperversa la battaglia, ho pensato.
4 Comments
Francesca
20 Dicembre 2012 at 01:03Complimenti…. Per questo e per tutto il resto dei contenuti!
Gianni
20 Dicembre 2012 at 10:04Ciao Francesca, grazie!
🙂
Ti auguro buone feste, e torna quando vuoi su queste pagine.
😉
Simone
12 Dicembre 2012 at 00:31Da scrittore a scrittore: bellissimo questo post 🙂
Gianni
12 Dicembre 2012 at 11:54ciao Simone
Grazie!
🙂 un abbraccio e buona giornata