Facciamo festa con tanto, ma tanto, tanto, tanto amore.
– Oggi voglio far festa.
– Bene.
– Sì, voglio proprio far festa.
– Bene.
– Sai una cosa?
– Dimmi.
– T’amo. Non sai quanto.
– Bene.
– T’amo tanto, ma tanto, tanto, tanto.
– Bene.
–
–
– Che c’è? Ho detto qualcosa che non va?
– Qualcosa che non va cosa?
– Beh, ti ho appena detto che t’amo tanto, tanto, tanto.
– Bene.
– L’unica risposta che ti viene in mente è questa? Bene?
– Che tipo di risposta dovrei darti?
– Voglio dire, non sei entusiasta?
– Ma certo.
– Potresti dimostrarmelo, allora.
– Bene. Come?
– Facciamo festa?
– No, non mi sembra il caso.
– Ma io t’amo.
– Questo lo so. L’hai già detto.
– Quindi? Non ti sembra un buon motivo per far festa?
– No.
– Ne deduco che tu non m’ami.
– Mai detto di non amarti.
– Allora m’ami?
– Certo che t’amo.
– M’ami come t’amo io?
– T’amo come m’ami tu.
– Tanto, tanto, tanto?
– Tanto, tanto, tanto.
– E non ti sembra motivo per far festa?
– Non mi sembra motivo per far festa.
–
–
– Sai, a volte mi sembra di non amarti così tanto, tanto, tanto.
– Bene.
– A volte mi sembra di non amarti proprio.
– Bene.
– Santo cielo, è l’unica cosa che sai dire.
– Che cosa?
– Bene. Sai dire solo bene. E basta. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene.
– Mi piace il suono.
– Il suono?
– Il suono della parola. Bene.
– Ah sì?
– Sì. Ripetilo. Di nuovo. Come hai fatto prima.
– Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene. Bene.
– Oh, sì, mi piace. Quanto mi piace.
– Allora vuol dire che m’ami?
– Certo che t’amo.
– Tanto?
– Tanto, tanto.
– Però non vuoi far festa.
– Sì. Non voglio far festa.
– Allora non è vero che m’ami. Non dire bugie.
– Non dico bugie. M’innervosisco se mi dici che ti dico bugie.
– Invece sì. Dici bugie.
– Non dico bugie. Ti ho detto che m’innervosisco se mi dici che ti dico bugie. Non farmi innervosire.
– Invece sì. Dici bugie. Tu non m’ami.
–
– Che hai? Perché mi guardi in quel modo?
–
– Ehi, dico a te. Che succede?
–
– Insomma, che c’è? Su. Parla. Dimmi qualcosa. Uff. Non guardarmi in quel modo. Per piacere. Dai. Uff. Ti prego. Smettila. Non guardarmi così. Dai. Scherzavo. Prima non dicevo sul serio. Dai. Ti prego. Non guardarmi così. Per piacere. Basta. Adesso basta. Ti prego. Dai. No. No. Così no. No. Così no. Ti prego. Così no. No. Mi fai paura. No. Così no. Ti. Prego. Così. Mi. Fai. Male. Mi. Fai. Ma. Le. M.
One Comment
Giornalista Chiacchierona
23 Settembre 2013 at 18:35Donne.