Giorno 12.
Il giorno 12 al telefono. Prima parte la musica, il “Minuetto” di Luigi Boccherini, poi una voce femminile, squillante: “Al momento tutte le linee sono occupate, la preghiamo di restare in attesa per non perdere la priorità acquisita”. E così via per minuti e quarti d’ora, finché non cade la linea. E allora richiamo. Riparte la musica, il “Minuetto” di Luigi Boccherini, e poi la solita voce femminile, squillante: “Al momento tutte le linee sono occupate, la preghiamo di restare in attesa per non perdere la priorità acquisita”. E così via. Ci resterei anche, in attesa, ma in questi casi mi viene sempre in mente ciò che ha scritto Sam Savage ne “Il Lamento del Bradipo” (Einaudi, 2011), dove il protagonista, un pacato curatore di una piccola rivista letteraria, replica così a un’aspirante scrittrice.
Gentile Signora Lessep,
Le siamo grati per averci dato nuovamente la possibilità di leggere “Scarpette di vischio”. Dopo attenta valutazione, siamo spiacenti di comunicarLe che il Suo lavoro continua a non rientrare nella nostra linea editoriale. Ci dispiace che la frase “al momento non rientra nella nostra linea editoriale” l’abbia indotta a sottoporcelo di nuovo. Nel mondo dell’editoria “al momento” in realtà significa “per sempre”.