Giorno 23.
Non ho tempo. Conoscevo un tale che, quando gli amici lanciavano l’idea di trascorrere una serata al cinema o andare in pizzeria, la sua risposta era sempre: Scusate, non ho tempo. Mi dispiace, ma davvero non ho tempo. Qualsiasi cosa facesse, o stesse per fare, lui non aveva mai tempo. Sembrava non avere tempo nemmeno per fare le cose che diceva di dover fare. E infatti tutti si chiedevano come facesse, visto che non aveva tempo. A dire il vero, dava l’idea di essere quel genere di persona che finge di avere molte cose da fare, soprattutto nei momenti in cui non c’è niente da fare. Poi c’era un altro tale che invece diceva: Il tempo non è con noi, il tempo è un compagno solitario. Nessuno riusciva a capire esattamente che cosa volesse dire. Ad approfondire l’argomento, forse c’erano anche degli spunti per un dialogo interessante. A volte ti guardava serio e aggiungeva: Il tempo si fa beffe di noi, ci assale alle spalle, ci violenta e poi ci uccide. Mi ricordo che andava sempre di fretta.