Ho sbagliato.
Squilla il telefono di casa.
– Pronto.
Mi risponde una voce femminile leggermente alterata.
– C’è tuo padre?
– Chi parla?
– C’è tuo padre?
– E chi sarebbe mio padre?
– Ah, scusi, ho sbagliato.
Clic.
Un attimo dopo mi sono pentito di aver messo giù. Ho pensato che forse potevo far finta di essere mio padre e sentire che cosa aveva da dirmi la tizia al telefono. Che secondo me qualche storia interessante da raccontare ce l’aveva.