I Racconti del Potere Yankee.
Nel sogno succedevano cose strane, molto strane.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che la mattina dopo, prima di fare colazione, mentre osservavo una ragnatela sul lampadario, una ragnatela grande come un medaglione medioevale, mi è venuto in mente ciò che scrisse Greil Marcus sul numero di Rolling Stone del 24 agosto 1978 a proposito di Street Legal. “Buona parte di esso è aria fritta, o ci si avvicina”: questo fu il suo commento. E poi, argomentando sui singoli brani, scrisse: “Señor (Tales of Yankee Power), il pezzo più notevole a livello musicale, in realtà è solo un pastiche dei momenti migliori di Hotel California degli Eagles”.
Non la penso e non l’ho mai pensata come la pensava Greil Marcus, né circa Street Legal né circa Señor. Non so se nel frattempo Greil Marcus abbia cambiato opinione, ma mi interesserebbe saperlo. Mi interessa sul serio. E comunque, qualora non avesse cambiato idea, mi piacerebbe chiedergli com’è che gli è saltata in testa questa cosa di Hotel California, che a mio parere mettere sullo stesso piano gli Eagles e Bob Dylan è come mettere sullo stesso piano un chiodo arrugginito e una rosa profumatissima.
Non è il massimo come similitudine, d’accordo, ma il senso è quello.
Il senso è che la foto di copertina di Street Legal è a dir poco meravigliosa, un racconto a sé. Il senso è che New Pony sembra uscita dalle fiamme di un sabba. Il senso è che l’ascolto della versione live di Señor eseguita al Blackbush Aerodrome il 15 luglio 1978 (un mese dopo l’uscita dell’album), con la voce di Dylan che si contorce e si dilata in un’angosciante altalena di toni alti e bassi, rappresenta una sorta di esperienza mistica.
Il senso è un po’ come il punto.
E il punto è che nel sogno, lo stesso dove succedevano cose molto strane, mi mettevo a pisciare contro vento. Il vento era teso, non freddo, né particolarmente fastidioso. E tuttavia, vento o non vento, pisciare dovevo. E così ho fatto, senza alcun dubbio: ho pisciato contro vento.
Va da sé che certe recensioni non appaiono molto diverse dalle cose strane che si sognano nei sogni.
Street Legal, Bob Dylan (1978)
The “Picnic” at Blackbushe (1978)