Il cervello è un ologramma.
“E certi matematici dicevano che la realtà non era altro che una costruzione matematica del cervello umano che interpretava frequenze provenienti da un’altra dimensione che trascendeva lo spazio e il tempo e che il cervello era un ologramma che rifletteva l’universo che era a sua volta un ologramma. E nel 1993 una vecchia signora che un tempo era stata nazista militante lasciò in eredità il suo cervello a un laboratorio di Copenhagen perché le immagini che vi si erano impresse fossero rivelate ai nipoti ai quali non aveva potuto raccontare la sua vita”.
[“Europeana. Breve storia del XX secolo”, di Patrik Ourednik, :duepunti edizioni, 2005 Palermo, pagina 141]