“Il Genio”.
Il genio purtroppo non parla
per bocca sua.
Il genio lascia qualche traccia di zampetta
come la lepre sulla neve.
La natura del genio è che se smette
di camminare ogni congegno è colto
da paralisi.
Allora il mondo è fermo nell’attesa
che qualche lepre corra su improbabili
nevate.
Fermo e veloce nel suo girotondo
non può leggere impronte
sfarinate da tempo,
indecifrabili.
[Eugenio Montale, Satura, Milano, Mondadori, 1971 – Eugenio Montale, Tutte Le Poesie, I Meridiani, Mondadori, 1997, pagina 406]