Il mondo ci guarda.
Forse non è un caso se ieri mattina, mentre me ne stavo seduto con i gomiti piantati sul tavolo e le mani sulle guance a riflettere su quanti atti di puro rispetto si possano compiere nell’arco di una vita, ho visto passare un camion che trascinava un cartellone pubblicitario con su scritto IL MONDO CI GUARDA. Mi è sembrato che fino a quel momento non avessi mai avuto un’idea, se non proprio precisa perlomeno approssimativa, di quale significato potesse assumere il concetto di Stato Di Inferiorità. Quando è arrivato Arturo, il camion era già andato via da un pezzo.
– C’è troppa realtà – gli ho detto – tutta questa realtà ci sta opprimendo, ci sta soffocando. Siamo talmente gonfi e saturi di realtà che finiremo per esplodere, un giorno o l’altro. È una questione di assenza di consapevolezza. Forse abbiamo cominciato a smarrire l’istinto di conservazione, forse viviamo un’epoca di regressione evolutiva. Più ci ingozziamo di realtà, più ci sentiamo avulsi. Secondo te, c’è speranza?
Arturo mi ha risposto dal bagno.
– Non c’è carta igienica. Portamene un rotolo.