Il pasto delle belve.
L’altro giorno il quotidiano L’Unione Sarda ha pubblicato un articolo dal titolo “Ai rom case con piscina e idromassaggio. Per un anno affitto pagato dal Comune di Cagliari”.
Non è esattamente così, basta approfondire la notizia, e si scopre che le cose sono decisamente diverse.
A ogni modo, ho voluto commentare questa notizia anche su Facebook. Dove ho scritto.
“Sfruttando gli stereotipi e le immagini già esistenti, gli autori della propaganda nazista negli anni ’20 e ’30 dipinsero gli Ebrei come un “corpo estraneo” che viveva a spese della nazione che li ospitava”.
Si tratta di una citazione dal sito del Museo Dell’Olocausto.
Ulteriori commenti al post hanno fatto scaturire un dibattito interessante ma in buona parte fuori luogo.
I più, infatti, non hanno colto il cuore del problema che volevo mettere in evidenza. Cioè, l’uso distorto, improprio e addomesticato dello strumento giornalistico per creare false verità e suscitare nell’opinione pubblica un sentimento di avversione e di ostilità. In questo caso, sia nei confronti dei rom sia nei confronti di chi ha operato una scelta politica.
“Ai nomadi le case con piscina, per un anno paga il Comune” è un titolo che ha evidentemente questo scopo. Scorrendo la notizia, analizzando i fatti e svelando in che cosa consistono realmente queste presunte “case con piscina” (Casteddu on Line e CagliariPad on Line lo hanno fatto) ci si rende conto di quanto sia infida e pretestuosa la condotta de L’Unione Sarda.
Nulla di nuovo, verrebbe da dire. Sì, ma ci sono limiti e regole entro le quali le “partite” politiche, anche le più malvagie e le più perverse, si possono giocare. In questo caso specifico, credo che i confini della ragionevolezza, oltre che quelli del buon gusto, siano stati di gran lunga superati.
Sul tema degli aiuti ai poveri, ai disoccupati, alle famiglie senza reddito, a chi un reddito ce l’ha ma non basta, alle donne, agli anziani, ai bisognosi, senza distinzione di nazionalità, lingua o di etnia, penso che tra persone intelligenti e sensibili sia molto difficile, anzi, impossibile, che ci si possa divedere. Penso e spero.
Quanto al resto, mi affido alle parole di Pier Paolo Pasolini.
“L’opinione pubblica, come una belva, ha bisogno di essere tranquillizzata a proposito di fatti che essa non voglia odiare, mentre ha bisogno di essere aizzata a proposito di fatti che essa vuole odiare”.
28 Comments
Sapizza
24 Agosto 2012 at 07:37“Il tuo commento è in attesa di moderazione”
Mmh, interessante ! Dal vivo m’avreste imbavagliato e liberato solo sotto sicurezza di sentire affermazioni approvate ??
Gianni
24 Agosto 2012 at 11:21Non ti imbavagliamo, tranquillo.
Al massimo ti obblighiamo a leggere a voce alta il “Trattato sulla Tolleranza”.
Buona giornata.
Sapizza
24 Agosto 2012 at 07:35Aaah, quante bianche anime dedite alla giustizia ! Mio babbo ieri ha deciso di chiudere l’attività per il fallimento, e ha 2 figli che studiano all’università (sì, sono uno di quelli), ha sempre pagato le tasse per ricevere un grandissimo e stratosferico cazzo in cambio e s’è impegnato per essere un buon cittadino.
ORA : ne arrivano dei sacchi di merda in motoscafo, scappati per non so bene quale motivo dal loro paese, che nell’80% dei casi che ho conosciuto (e ne ho visti) non hanno voglia manco di respirare (mai incontrato un rumeno facendo elemosina ??), e lo stato italiano gli regala qualcosa ??? E li vogliamo anche dipingere come il buon straniero da accogliere a braccia aperte ?? Fate una cosa : dato che le spese pubbliche vanno fatte a favore del popolo italiano REGOLARE, prendeteveli voi a casa ! Tanto, dite che vi piacciono, e alla fine se vengono foraggiati con soldi pubblici tanto sono soldi pure vostri !
Che ne dite ??
Gianni
24 Agosto 2012 at 11:27Ma ti picchiavano molto, da piccolo?
O forse ti hanno picchiato troppo poco?
Dài, a parte tutto, mi sembri un pizzico fuori registro.
Che cosa c’entra il fallimento dell’attività di tuo padre (e mi dispiace davvero, senza scherzi, quando si tratta di lavoro non c’è molto da scherzare) con l’assegnazione degli alloggi ai rom?
Le tue parole sono violente. Non è con la violenza che si risolvono questi problemi.
Buona giornata.
Sapizza
26 Agosto 2012 at 10:26Dimenticando le uscitine “comiche” low cost che sento sì e no da 8 anni (stima approssimativa) : violento ? Fuori registro ?
Che registro ? Il registro di ubbidienza silenziosa al nostro bel sistema che sta distruggendo le nostre vite e con cui dobbiamo esprimerci in toni pacati e “rispettosi” nell’osservanza della civile convivenza ? Tipo quelli che usano dalla Tv quando ci annunciano che mentre loro hanno 100000 euro di stipendio noi dobbiamo vivere come animali, pensando alla sopravvivenza ?
Non so se ti stai accorgendo che stiamo colando a picco e la classe dirigente pensa unicamente a farsi la bella vita e giocare a fare i boss, parandosi il culo con uscitine create ad hoc per imbambolare un popolo di idioti come quello italiano. (Dimostrami il contrario)
Ti do una mano in definizione di “stato”, organizzativamente parlando : è un’entità creata dai cittadini in modo che mentre loro proseguono la loro vita qualcuno s’occupi di alleggerire tutto il resto possibile dell’organizzazione, tipo scuole, sanità, forze dell’ordine, etc… Con una grandissima prerogativa : tutto è uguale per tutti, che ripagano il servizio dato con le tasse ! Paghi, e lo stato ti ri paga rendendoti il servizio : ospedali, autostrade, scuole…
Perché creare uno stato ? Perché dato che l’uomo è testa di cazzo, si punta allo stato perché in quanto sovvenzionato da tutti i cittadini si da per presupposto che non tramuti il suo operato in arricchimento personale no limits : se ti pagano tutti e tutti in maniera equilibrata, tu dovrai rendere a tutti e in maniera equilibrata il tuo servizio.
Meglio ora ?
Tornando ai poveri Rom : che servizio hanno reso/renderanno allo stato, che giustifichi questa retribuzione ?
Non per ideali idioti da rispettare ciecamente, ma solo per garantire il corretto funzionamento di logiche che permettano a un sistema di continuare a esistere nella serentià di chi ci partecipa, e non giocando a fare i perbenisti del cazzo giusto per fare un po di demagogia e far vedere “quanto si è sensibili”.
E continuando (sperando che abbia fatto i conti da solo, e in caso contrario suggerendoti la risposta) : se, per diroccate che siano, regaliamo case a dei nullafacenti, a uno che lavora e paga tasse e sta nella merda cosa dobbiamo regalare ?
Ci sta fare i regali ed è bello, ma ti pare che siamo in situazione di fare regali ?
Occhio, che il giocattolo si sta rompendo…
Mari
13 Agosto 2012 at 13:21Grazie a tutti per i commenti all’ignobile articolo contro i Rom e il sindaco Zedda. Sono entrata in contatto diretto con alcune giovani Rom, protagoniste di “Zingarò” e da allora ho cercato di approfondire la conoscenza di questo popolo.
Nei libri di Storia si deve studiare la sofferenza che anche i Rom hanno vissuto durante la 2^ guerra mondiale, perchè è necessario che la si conosca sin dalla adolescenza in modo da prevenire la rozzezza del razzismo e del pregiudizio.
Gianni
13 Agosto 2012 at 13:41Grazie a te, Mari.
Se hai qualche link di riferimento, su materiale che hai scritto tu o su altri documenti che reputi interessanti, mettilo pure qui.
Un abbraccio!
G.
Mari
13 Agosto 2012 at 14:14Grazie. Non so se conosci “Zingarò” prodotto da Paofilm e realizzato da Nicola Contini con Marilisa Piga e Nicoletta Nessler
Gianni
13 Agosto 2012 at 14:30Sì! Grazie per la segnalazione.
E qui qualche notizia
http://zingarodocumentario.wordpress.com/
🙂
Carlo A. Borghi
13 Agosto 2012 at 11:33complimenti Gianni! concordo e sottoscrivo parola per parola. Affidiamoci a Pasolini
Gianni
13 Agosto 2012 at 11:39ciao Carlo!
grazie a te & speriamo che il vecchio Pier Paolo, ovunque egli sia, abbia un occhio di riguardo per noi scellerati viaggiatori utopisti.
Un abbraccio, con stima.
G.
Gianni Mascia
13 Agosto 2012 at 11:27Niente di nuovo sul fronte occidentale, avrebbe detto
Remarque! Purtroppo l’Unione Sarda (detto negli ambienti della mala”su chiaccheroni”) ci ha abituato a queste sue miserrime campagne, all’attizzamento del fuoco dell’ignoranza che si propaga in un istante, senza neanche bisogno di soffiarci talmente è radicata la non conoscenza. L’unico modo per estirpare questa mala erba è quella di ripartire dall’educazione e parafrasando Gramsci potremmo dire: “Istruiamoci perchè avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza per istruire tutti coloro che avranno bisogno di tutta la loro intelligenza”
Gianni
13 Agosto 2012 at 11:47ciao Gianni!
concordo: Gramsci è la stella polare. Il vero guaio è che al problema dell’istruzione si dedica sempre meno spazio.
La cosiddetta “revisione della spesa” prevede tagli per 200 milioni di euro, più fondi agli istituti cattolici, e meno risorse per i centri di ricerca.
Una beffa, dopo la “dieta Gelmini”.
Credo che anche su questo fronte, sul fronte Istruzione, i prossimi mesi saranno mesi di lotte e di proteste.
Un abbraccio grande.
G.
lina
13 Agosto 2012 at 07:57ciao Gianni, è da quando è uscito l’articolo che ne parlo….
e mi sono accorta che oltre ad un messaggio razzista, si sta’ montando un grande casino per screditare il Sindaco di Cagliari.
Brutta mossa veramente…
saluti myosotis le fate ^___^
Gianni
13 Agosto 2012 at 09:24Ciao Lina,
sì, è una vigliaccata bella e buona, e gli obiettivi sono palesi.
E’ una brutta mossa anche per la credibilità, già abbondantemente minata, della categoria dei giornalisti.
Un abbraccio. G.
Rita Solinas
13 Agosto 2012 at 07:39Ciao Gianni, si in effetti è evidente dai commenti che provoca anche su facebook che l’Unione il suo scopo in realtà l’ha raggiunto. Giocano sul fatto che molti cagliaritani sono notoriamente di destra e mal sopportano tutto ciò che non si conforma al loro modo di ragionare e pensare, quello che mi chiedo è lo scopo di certi articoli. A chi giova un clima razzistico in una città come Cagliari che accoglie ogni giorni persone da ogni parte del mondo? Sembra quasi che si ha paura di aprirsi al mondo con articoli simili.
E si purtroppo anche a me leggere certe cose ricorda il periodo in cui esistevano giornali in difesa della razza che vedevano ebrei, Zingari e i disabili come esseri da annientare.
Gianni
13 Agosto 2012 at 09:51Ciao Rita,
queste operazioni mediatiche giovano a chi vuole esasperare un clima di scontro politico e sociale già sufficientemente esacerbato.
Però sono fiducioso, i cagliaritani non cadranno nella trappola. Mi sembra che finora le reazioni siano state molto composte, sdegnate ma molto civili, come è giusto che sia.
Un abbraccio
G.
RAFFAELE
13 Agosto 2012 at 06:08LA COSA STONATA, UNICA, DI QUESTO COMMENTO È LA GRAVITÀ DELLA POSIZIONE DEL QUOTIDIANO L’UNIONE SARDA CHE NON PUBBLICA QUANTO AFFERMA IL BUON ZANATTA SE NON NELL’EDIZIONE ON LINE. pERMETTIMI QUESTO APPUNTO GIANNI MA IN EDICOLA E QUINDI NEI BAR NELLA MAGGIORANZA DELLE CASE IL TITOLO ERA INCENTRATO NON SULLA CASA AI ROM MA AGLI ZINGARI ESPRIMENDO LO STESSO SENTIMENTO COMUNE AI VARI LEO CHE IMPERVERSANO LA NOSTRA SOCIETÀ FONDAMENTALMENTE RAZZISTA CUI IL QUOTIDIANO REGIONALE SEMPRE PIÙ SPESSO DA VOCE E LUSTRO SECONDO CRITERI DI KILLERAGGIO POLITICO CHE NULLA HANNO A CHE FARE CON LA VERITÀ ED IL GIORNALISMO
Gianni
13 Agosto 2012 at 09:59Ciao Raffaele,
sì ho notato anch’io la sottigliezza. Zingari sul cartaceo, Rom on line, era così se non sbaglio.
Be’, ma anche questo fa parte evidentemente di una strategia. Il quotidiano su carta ha una fascia d’utenza, quello su internet un’altra ancora.
Il killeraggio politico attraverso i mezzi di comunicazione è la negazione stessa dell’informazione.
I killer sono assassini, i giornalisti sono (dovrebbero essere) un’altra cosa.
Un abbraccio.
G.
ANTONELLO PABIS
13 Agosto 2012 at 05:04Un semplice e riconoscente ciao e … buona civiltà a tutti!
Gianni
13 Agosto 2012 at 10:06Ciao Antonello,
grazie!
Penso che nessuno più di te, in questo momento, stia soffrendo e trattenendo a stento la rabbia per tutto ciò che accade.
Sei sempre stato un portavoce delle istanze dei più deboli. E proprio per questo motivo sai che davanti all’arroganza di certi toni occorrono pazienza e fermezza. Le buone ragioni vinceranno.
Buona vita, un abbraccio.
G.
ALESSANDRA BERTOCCHI
13 Agosto 2012 at 00:09Da una “ultimista” praticante e convinta: grazie per essere un giornalista così. Spero che mia figlia, un giorno, ti abbia per maestro.
Gianni
13 Agosto 2012 at 00:48Ciao Alessandra,
grazie a te! Un abbraccio grande a te e a tua figlia. 🙂
Tore
12 Agosto 2012 at 23:16@Leo: caro Leo avessi studiato un po’ di più nella tua vita ti avrebbe fatto bene. Accomunare zingari ed ebrei è stato purtroppo fatto proprio dai nazisti che tu invochi ignorantemente!!! Non c’è altro da aggiungere se non che l’ignoranza è il modo migliore per sottomettere un popolo!
leo
12 Agosto 2012 at 19:01Accomunare gli zingari agli Ebrei per difendere i primi mi sembra veramente un atto nazista. Forse talvolta l’inconscio tradisce….
Gianni
12 Agosto 2012 at 23:27Ciao Leo,
se c’è una cosa che accomuna i rom agli ebrei è proprio l’essere stati entrambi vittime della follia della seconda guerra mondiale. Sono sicuro che anche a te non sfuggano certe dinamiche della storia recente.
Non so poi che cosa intenda tu per “atto nazista”. Ma in questo articolo ho raccontato un episodio di cattiva informazione che ben si sposa con alcune pratiche del tragico ventennio nazifascista.
Mi auguro che sia d’accordo nel contemplare, all’interno di tali pratiche, l’operazione portata avanti dall’Unione Sarda. Aizzare sentimenti razzisti e xenofobi, io lo considero un atto nazista e fascista. Tu che dici?
Quanto all’inconscio, ti rimando alla lettura degli altri articoli pubblicati sul sito (ammesso che ti stia riferendo al mio, di inconscio).
Nel caso, di materiale per le tue analisi ce n’è in abbondanza.
Un saluto.
Sovjet
13 Agosto 2012 at 07:29Per dire, uno come Moni Ovadia, ebreo colto e artista vero, che della memoria e della sua ricostruzione e “manutenzione” ha fatto una cifra stilistica e impegno d’artista, dedica un suo spettacolo a Rom ed Ebrei, i due popoli perseguitati dal nazifascismo, dal titolo “Senza confini” (per altro recentemente messo in scena anche in Sardegna). Compie atti nazisti anche Moni Ovadia? Il fatto è che quando si parla di Rom, anzì di popoli Romanì – che non si fa grande distinzione – saltano fuori tutti i pregiudizi e appare la nuda verità di una società dove ancora meno che in passato chi non è omologato ha spazio.
Gianni
13 Agosto 2012 at 09:55Ciao Sovjet,
ti ringrazio davvero per il commento, dovremmo cercare tutti di essere “senza confini”, sempre, in ogni occasione.
Per citare il grande Moni Ovadia, che tu richiami giustamente: “il razzismo è la forma mentale più infima che mai sia stata partorita dalla parte miserabile dell’uomo”.
Un abbraccio, buona giornata.
G.