La-La-La Du-Dum La-La-La Du-Da-Ta-Da.
l’unica cosa che mi passa per la testa mentre rovisto tra i pensieri del mattino e ripulisco le parole dalle tracce dei koan e osservo le fronde rugose dei sogni andati a male e rifletto sul concetto di infinito sul palmo di una mano, la sola cosa che mi viene in mente, l’unica che proprio ne valga la pena, è che lo scalpiccio di sandali può essere causa scatenante di nervi che saltano
sì, ma adesso me la canti quella canzone? quella che fa La-La-La Du-Dum La-La-La Du-Da-Ta-Da Du-Dum La-La-La-La-Ra-La
dài, me la canti? dài, per piacere