Le luci dei lampioni.
L’altra notte ero in giro per strada. Faceva freddo, camminavo chiuso nel mio cappotto e nei miei pensieri, non erano pensieri profondi, adesso che ci penso forse non erano nemmeno pensieri. Com’è come non è, mi sono fermato vicino a un bar. L’insegna era spenta e la serranda sollevata a metà, dentro stavano ripulendo i pavimenti. Sul muro c’era la mia ombra disegnata dalla luce di un lampione. Mi è sembrato che l’ombra si stesse muovendo, che si stesse infilando sotto la serranda. Al che l’ho richiamata, le ho detto di non azzardarsi. Ma lei niente, ci è entrata lo stesso. Poco dopo è uscito un tizio dal bar e mi ha detto Ma il grappino che si è scolato la sua ombra lo paga lei?