Linea(re)
Devo darmi una calmata.
Continuo a fare considerazioni e a esprimere pensieri che lentamente mi stanno
ponendo fuori dalla mia linea politica.
L’ho scritto anche su facebook.
Gianni dice che dovrei cercare di essere parallelo.
Gli ho risposto che presto smetterò di colmare gli ambienti. Ci proverò, voglio dire.
Secondo Pier Giorgio è un evidente caso di autogrillismo.
Gli ho risposto che non mi piacciono gli autogrill.
Non ci mangio mai.
Giusto un toast a Tramatza. Ma solo se devo andare a Sassari. O a Nuoro. O a Olbia.
Lontano, insomma.
Alessandra dice sì, sì, giusto per far pipì.
Valeria invece dice ma perchè, l’Italia ha una sua politica? A me sembrano tutti dei pagliacci. Ognuno recita la sua parte. Portano maschere, quelle più convenienti. I finti comunisti borghesi, e compagnia bella. Non abbiamo bisogno dei politici.
Roberto, invece, dice che con l’età sto diventando ellittico, ermetico e carsico nel linguaggio. Mi dice che dieci anni fa avrei espresso il concetto in modo più audace.