Noi

Noi.

“Noi, con la nostra propensione all’omicidio, alla tortura, allo schiavismo, allo stupro, al cannibalismo, al saccheggio, agli slogan pubblicitari, ai tappeti di acrilico e al golf, come potremmo essere considerati il risultato perfetto di un esperimento grandioso che dura da quattro miliardi di anni? Forse, come razza, ci siamo evoluti fin dove ne eravamo capaci, tuttavia questo non suggerisce affatto che l’evoluzione abbia deciso di piantarla lì. Con ogni probabilità ha sulla lavagna qualcosa che va oltre l’umano. Tendiamo a definire il nostro comportamento più barbaro e intemperante come «inumano», laddove, in realtà, è esattamente umano fino alla quintessenza, dato che nessun’altra creatura indulge abitualmente in paragonabili atrocità. Questo non nega né le nostre occasionali virtù né i nostri trionfi estetici, ma se in attesa oltre la svolta del tempo non c’è un essere almeno un pochino più umano, allora l’evoluzione ha sofferto di eiaculazione precoce”.

(Beati come rane su una foglia di ninfea, Tom Robbins, 1995 Baldini&Castoldi, pag. 356, traduzione Hilia Brinis)

 

 

 

 

2 Comments

  • fab

    7 Ottobre 2018 at 20:08

    Pare proprio che Robbins non abbia letto Mauro Biglino. Natura non facit saltus, diceva qualcuno, ma più che eiaculatio precox pare che, in quanto a umanità, l’evoluzione abbia tentato un maldestro salto della quaglia andato male. Non avrebbe voluto tutto questo ma… è accaduto lo stesso, contro ogni precauzione, è successo ugualmente. Ed ora son cazzi della natura gestirsi questa specie indesiderata.

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