“Non dirmi che hai paura”.
Non dirmi che hai paura (Feltrinelli, 2014) è un libro scritto dallo scrittore e giornalista Giuseppe Catozzella.
Il libro racconta una storia vera, la storia di Samia, ragazzina di Mogadiscio con la corsa nel sangue, che a soli 17 anni si qualifica per le Olimpiadi di Pechino. Arriva ultima ma diventa un simbolo per le donne musulmane di tutto il mondo.
Qualche anno dopo, rincorrendo la libertà e il sogno delle Olimpiadi di Londra 2012, Samia lascia la Somalia, dove gli integralisti prendono sempre più potere, e intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l’odissea dei migranti dall’Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia per arrivare via mare in Italia.
“Non dirmi che hai paura” sarà presentato martedì 11 marzo alle ore 18 al La Feltrinelli Point di Via Paoli 19 a Cagliari.
Io e Giuseppe Catozzella vi aspettiamo.
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Lì, per la prima volta, siamo stati chiamati “animali”. Quando entri nel deserto smetti di essere un uomo. Ero già stata tahrib ad Addis Abeba, ma adesso ero una tahrib bisognosa di rifugio. Una clandestina fragilissima. Un animale legato alla vita da un filo sempre più sottile.
Ti prendono a bastonate.
Se non hai soldi: ti prendono a bastonate.
Se non esegui gli ordini: ti prendono a bastonate.
Se osi rispondere: ti prendono a bastonate.
Se chiedi più acqua: ti prendono a bastonate. Non gli interessa se sei uomo o donna, se sei adulto o bambino: ti prendono a bastonate.
Se fai troppe storie; ti portano alla polizia.
E lì hai solo due strade. Pagare i poliziotti per essere consegnato ad altri trafficanti. Oppure farti riaccompagnare indietro, al confine con l’Etiopia.
Presto nel Viaggio si imparano il silenzio e la preghiera.
Presto nel Viaggio si impara a dimenticare il motivo per cui sei lì, e a praticare silenzio e preghiera.
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[Non dirmi che hai paura, di Giuseppe Catozzella, Feltrinelli 2014, pagine 185-186]