Consapevolezza

Consapevolezza. Soltanto oggi ho scoperto che esiste un modulo di autocertificazione con il quale “il dichiarante, consapevole dell’effettuazione di controlli sulla veridicità di quanto dichiarato, dichiara di essere tuttora vivente”. Ho letto e riletto questo modulo,…

A pranzo

A pranzo. Ieri mentre pranzavo ho intravisto il volto di Freud tra le bruciacchiature di un foglio di pane carasau. Poi ho girato il foglio e ho intravisto il simbolo dell’euro. Mi è sembrato del tutto…

Altrimenti

Altrimenti. Stamattina, ma non saprei dire con esattezza a che ora e in quale circostanza, forse appena mi sono alzato, forse mentre facevo colazione, non ne sono sicuro, potrebbe essere in un arco temporale compreso tra…

Io no #53

Io no #53. Saltavano, correvano, scattavano, salivano, scendevano, sudavano. Io no.  

Rendersi conto

Rendersi conto. Dice Arturo che l’altra notte si è svegliato all’improvviso perché gli era sembrato che stessi parlando nel sonno. Poi si è avvicinato per rendersi conto e dice che non stavo parlando. Stavo cantando “Sul…

Non era mia

Non era mia. Ieri, frugavo tra appunti e fogli vecchi, ho trovato questa cosa scritta a mano, e su una pagina c’era scritto “Non permettete che la volontà sia il giardiniere dell’anima, se non siete certi…

Ridere

Ridere. Avevo uno zio che si chiamava Maurizio, ma tutti lo chiamavamo Chicco. Quand’eravamo piccoli, noi nipoti, lui ci caricava sulla sua auto sportiva e ci portava sulla strada in salita tutta curve e tornanti verso…

Relax

Relax. Cagliari, autobus, linea 5. Squilla il telefono. Una serie di sei squilli. Poi altri quattro. Poi altri tre. Infine la tizia seduta a fianco al finestrino risponde. – Ciaoooo! Sì, sì. Eh, sono a Cagliari….

Sicurissimo

Sicurissimo. Io, quand’ero piccolo e andavo alle elementari, ero convinto che la Scuola elementare Riva di Piazza Garibaldi a Cagliari si chiamasse così in onore di Gigi Riva. E poi ero sicuro, anzi, sicurissimo, che i…

La manopola

La manopola. Cagliari, autobus. Il tizio sulla settantina, riportino unto e pancia prominente, è seduto a fianco al finestrino e parla al telefono. Di tanto in tanto si tocca la patta dei pantaloni. – E che…

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