Quel film.
Politico, mi ha detto Duilio sfoderando un sorriso che in realtà sembravano due. Politico: ecco la parola giusta, ha aggiunto.
Po. Li. Ti. Co. Ha sussurrato, sillaba per sillaba.
Oggi mi sento politico. Molto politico. Tanto politico. Ma così tanto politico che quasi quasi. Che quasi quasi. Quasi quasi va bene. Molto bene.
Anzi, benissimo. Ma così tanto benissimo che, adesso, con fare beffardo, sai cosa ti dico?
No, gli ho detto.
Sai cosa farei?
No.
Beh, mi metterei in vendita.
Poi, camminando in città, mi sono reso conto che, nella maggior parte dei casi, i cani sono lì che spadroneggiano. I cani sono molto più padroni dei padroni dei cani. E questa, a dirla tutta, non sempre è una bella cosa. Anzi.
Poi, allora, sono andato al cinema e ho visto un film. Davvero un bel film. Mi piacerebbe scrivere qualcosa, se avessi capito com’è che è andato a finire, il film. Ma non l’ho capito. E quindi boh. Pazienza. Magari ci vado a vederlo un’altra volta, quel film. Magari lo capisco.
2 Comments
lynDa
2 Ottobre 2013 at 08:36Io Duilio l’ho conosciuto diversi anni fa e mi è piaciuto subito…un tipo confuso ma con le idee chiare.
Se ti ricapita di incontrarlo portagli i miei saluti.
Buona giornata 😉
Gianni
2 Ottobre 2013 at 08:48Grazie lynDa,
riferirò, ammesso che Duilio si faccia vedere da queste parti. Ma dubito.
Buonagiornata!