Quel giorno lì (37 anni fa).
Io, quel giorno lì, che sembrava un giorno d’estate come gli altri, una mattina qualsiasi, avevo quasi diciott’anni. Quel giorno lì, non ricordo come o da chi appresi la notizia. Forse dalla radio, forse dalla tv. Quel giorno lì, mi ricordo dove. Mi ricordo che ero a casa. E dopo aver saputo, uscii, non sapendo neppure dove andare. Neanche mi interessava sapere dove andare. Avevo voglia di nulla, di andare e basta. Quel giorno lì, risalii le stradine di Villanova fino a arrivare a Buoncammino. E poi giù fino al Bastione di Saint Remy, piazza Costituzione, via Garibaldi, piazza Garibaldi. E di nuovo tra i vicoli di Villanova. Quel giorno lì, camminavo per le strade della mia città. Camminavo, camminavo, camminavo. E piangevo. La rabbia. Una rabbia che non riuscivo, non potevo. Camminavo e piangevo. Quel giorno lì, mi sentivo incapace di tutto, anche di compiacermi dei miei quasi diciott’anni. La sensazione di vuoto. Io questo mi ricordo, di quel giorno lì. Mi ricordo di aver pensato: fascisti di merda, fascisti di merda. Solo quello pensavo. Fascisti di merda, fascisti di merda.
Nella strage del 2 agosto sono morti: Antonella Ceci, Angela Marino, Leo Luca Marino, Domenica Marino, Errica Frigerio, Vito Diomede Fresa, Cesare Francesco Diomede Fresa, Anna Maria Bosio, Carlo Mauri, Luca Mauri, Eckhardt Mader, Margret Rohrs, Kai Mader, Sonia Burri, Patrizia Messineo, Silvana Serravalli, Manuela Gallon, Natalia Agostini, Marina Antonella Trolese, Anna Maria Salvagnini, Roberto De Marchi, Elisabetta Manea, Eleonora Geraci, Vittorio Vaccaro, Velia Carli, Salvatore Lauro, Paolo Zecchi, Viviana Bugamelli, Catherine Helen Mitchell, John Andrew Kolpinski, Angela Fresu, Maria Fresu, Loredana Molina, Angelica Tarsi, Katia Bertasi, Mirella Fornasari, Euridia Bergianti, Nilla Natali, Franca Dall’Olio, Rita Verde, Flavia Casadei, Giuseppe Patruno, Rossella Marceddu, Davide Caprioli, Vito Ales, Iwao Sekiguchi, Brigitte Drouhard, Roberto Procelli, Mauro Alganon, Maria Angela Marangon, Verdiana Bivona, Francesco Gomez Martinez, Mauro Di Vittorio, Sergio Secci, Roberto Gaiola, Angelo Priore, Onofrio Zappalà, Pio Carmine Remollino, Gaetano Roda, Antonino Di Paola, Mirco Castellaro, Nazzareno Basso, Vincenzo Petteni, Salvatore Seminara, Carla Gozzi, Umberto Lugli, Fausto Venturi, Argeo Bonora, Francesco Betti, Mario Sica, Pier Francesco Laurenti, Paolino Bianchi, Vincenzina Sala, Berta Ebner, Vincenzo Lanconelli, Lina Ferretti, Romeo Ruozi, Amorveno Marzagalli, Antonio Francesco Lascala, Rosina Barbaro, Irene Breton, Pietro Galassi, Lidia Olla, Maria Idria Avati, Antonio Montanari.
Le loro storie sono raccontate qui, sul sito dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto del 1980.
2 Comments
Tommaso
2 Agosto 2017 at 16:36Ciao,
Sono di Bologna e noi bolognesi il 2 agosto siamo tutti tristi e incazzati, io avevo 8 anni.
Volevano farci capire che non potevamo continuare a essere quello che eravamo e per essere chiari hanno usato le maniere forti.
Ci hanno fatto male e anche molta paura certo. Ma alla lunga il nostro spirito folleggia tra le vecchie e le nuove generazioni: curiosi, allegri e concreti. Come sempre.
Cultura, buon cibo e tanta gnocca. Come piace a noi.
Bologna sta tornando e sono tutti benvenuti, come sempre.
Stasera verrò a bere un bicchiere alla biblioteca di Olbia, spero di divertirmi.
Gianni
2 Agosto 2017 at 19:22Ciao, Tommaso. Grazie per la tua testimonianza. Un abbraccio grande, ci vediamo tra un po’ in piazzetta a Olbia. Ciao!