Quel portentoso rotolone di cacca.
Un giorno o l’altro devo ricordarmi di scrivere qualcosa circa quella volta, erano gli anni settanta, che noi ragazzini, mentre giocavamo nel cortile sotto casa, trovammo uno stronzo enorme vicino ai contatori dell’acqua. Non sembrava uno stronzo prodotto da un essere umano. Era fuori calibro: un cagallone gigante, un ciambellone di merda di proporzioni inaudite. La vera sorpresa, però, fu scoprire che non era stato un adulto, magari colto da un improvviso mal di pancia, a confezionare quel portentoso rotolone di cacca, bensì una bambina di poco più di tre anni che in assoluta franchezza confessò il misfatto. In tutto questo, adesso, non so perché ma mi sembra di vederci una qualche morale. Più ci penso, più mi sembra di vederla, questa morale.