Riconoscersi.
Forse voleva soltanto suggerirmi di fare attenzione all’incrocio, o forse voleva semplicemente salutare qualcuno, non lo so, fatto sta che quando ho sentito suonare il clacson e mi sono voltato e ho visto la faccia del tizio al volante del camioncino, senza pensarci un istante gli ho detto Ohconchegazzu. Lui mi ha guardato e subito ha ribattuto Ohconcheminca.
Abbiamo incrociato gli sguardi per non più di tre secondi. Tre lunghissimi secondi. Al termine dei quali ci è venuto da ridere. E infatti abbiamo riso.
Poi via, ognuno per la sua strada.