Rivestito con film.
Non sto tanto male. Peggio.
Sfatto come una rondella di gelatina purpurea, esausto come un olio vegetale da frittura, e irritabile come il filamento di una lampada al tungsteno, dopo una notte trascorsa a lottare contro Frotte di Asura Rinitici & Torme di Baphomet Idrorreici, ora la mattina mi appare come un algoritmo di nuvole lisergiche e un tripudio gorgogliante di fagottini geotermici pronti ad accoppiarsi con scafata lussuria.
Come diceva Walt Whitman, l’erba e le stelle camminano nella stessa direzione. Perciò, gettate via le tazze e bevete dalle vostri mani (purché prima ve le siate sciacquate).