Scadenze.
Nel cassetto ho trovato una busta con delle lunghe stringhe di liquirizia, nera e molle. Le stringhe avevano un aspetto interessante. Così ne ho sfilato una e l’ho mangiata. Non ho fatto caso al sapore, anche se mentre la masticavo m’è venuto in mente che forse avrei dovuto controllare la data di scadenza.
Beh, a questo punto non mi resta che aspettare. E fischiettare nell’attesa. Firulì firulà, firulà firulì.