Scarpe.
L’altro giorno mi è capitato di incontrare una scarpa. Proprio una scarpa, di quelle sportive, nemmeno tanto vecchia o malandata. Stava sulla sabbia, su una spiaggia deserta. L’ho trovata mentre passeggiavo sotto la pioggia sottile di un giovedì di fine ottobre.
Una scarpa. Trascinata sulla riva da una mareggiata. O forse persa, dimenticata lì da un camminatore sbadato. O forse lasciata lì apposta, chissà.
A ogni modo, mi sembrava una scarpa interessante. Ho pensato che quella scarpa avesse qualcosa da raccontare, anche se non ho capito cosa. Ancora non l’ho capito, prima o poi lo capirò.
E prima di andare via l’ho fotografata, quella scarpa. Così ogni tanto potrò guardarla. E se avrà voglia di raccontarmi qualcosa di sé, un giorno o l’altro, lei sa che potrà farlo liberamente, senza vincoli di sorta, senza timore di essere fraintesa. Ché di storie e di scarpe e di storie di scarpe non ce n’è mai abbastanza.