Sfide (4).
Nel lento pascolare del tempo che sovrasta i giorni di festa, osservo il cielo grigio, un manto cupo che incombe sui ritmi pigri, modulati dal silenzio dei volti intorpiditi, da guazzetti di pensieri sospesi come asceti sul pendio dell’uggia dicembrina. Oltre l’orizzonte inanimato, timidi squarci di luce svelano voli di gabbiani. Danzano, sospinti da colpi d’ala sicuri e impercettibili. Abbozzano traiettorie arcane. Solo i loro gridi si alzano, poderosi e distinguibili, nel filo di brezza che avvolge le nubi: “Lascallo’, lascallo’, lascallo’…”.