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Due o tre idee

Due o tre idee. Qualche giorno fa ho sentito una trasmissione alla radio, c’era un tizio che parlava di comunità virtuali e cose così, e mi sono venute in mente due o tre idee, ho pensato adesso me le segno da qualche parte, invece non me le sono segnate e dopo, quando ho cercato di…

Io no #52

Io no #52. Diceva “Non parlo di te. Parlo di me”. Io no.  

Fatica sprecata

Fatica sprecata. Oggi al risveglio mi sono sentito scemo. E mi è anche venuto il sospetto di esserlo, scemo. Anzi, mi è sembrato più di un semplice sospetto, diciamo quasi una certezza. Proprio scemo scemo. Poi mi sono detto: ma se il matto non sa di essere matto, lo scemo lo sa, di essere scemo?…

Ciao ciao ciao

Ciao ciao ciao. L’autobus va a rilento, sembra che la strada sia interrotta per alcuni lavori. La donna, sulla cinquantina, è seduta vicino al finestrino e parla coprendosi la bocca con una mano. – Sì. Sono sul pullman. Eh. L’ho preso, sì. Va bene. E tu? Dove sei? Ah. E dove vai? Ah. Va bene….

Le parole di circostanza

Le parole di circostanza. Credo che sia stato poco prima del pareggio del Cagliari, una cosa che è successa intorno al quarto d’ora del primo tempo, uno scontro tra due calciatori a centrocampo, un’entrata che il difensore dell’Udinese poteva risparmiarsi. In quel preciso istante la signora sessantenne che era seduta davanti a me, e che…

Di uno di noi

Di uno di noi. Cagliari, pomeriggio, autobus linea PF. Salgono due tizi più sui quaranta che sui trentacinque, uno in tuta da ginnastica, l’altro in abito e camicia. Canticchiano una canzone di Adriano Celentano. – Questa è la storia… – Di uno di noi… – Oh Massi ma la chiamiamo la dottoressa? – Aspe’ che…

Sfide mozzafiato

Sfide mozzafiato. L’altro giorno, mentre passeggiavo, all’improvviso ho sentito un profumo di spaghetti aglio, olio e peperoncino. In realtà il profumo di spaghetti non l’ho sentito. Nemmeno quello del peperoncino. Ma dell’aglio appena soffritto, sì. Mi sono guardato intorno, c’era uno spiazzo oltre la strada, molte auto parcheggiate e alcuni alberi e dei palazzi con…

Pancia

Pancia. Mattina, Roma, Via del Corso. Due ragazze sui vent’anni attraversano la strada. – Te devo di’ ‘na cosa: c’ho ‘a pancia piena. – Nun me ne parla’. Due giorni che non riesco a cagare.    

Purezza (3)

Purezza (3). E poi sono andato a mangiare in questo piccolo ristorante del Ghetto di Roma e il cuoco era di origini bengalesi, mi sembra, e anche il cameriere era di origini bengalesi, mi sembra, ma con un bell’accento romanesco, e alle pareti c’era una gigantografia di Totti e sugli scaffali c’era una lunga fila…

Purezza (2)

Purezza (2). Poi ho verificato: sulla questione dei carciofi alla giudìa, al ghetto di Roma gli ebrei romani sono meno intransigenti del Rabbinato di Israele. “Basta pulirli bene, i carciofi”, mi ha detto un’ebrea ortodossa. Poi con espressione severa ha aggiunto: “Ma anche con gli asparagi non c’è da scherzare, bisogna fare molta attenzione”. E…

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