Stemperate. Mi sono ricordato di quella volta che un mio amico mi aveva detto che le matite stemperate secondo lui sembrava che volessero comunicargli qualcosa, come se fossero portatrici di un qualche messaggio che però lui non riusciva a tradurre. Mi è venuto in mente che poi non so come sia andata a finire, tra…
Campionario di crudeltà
Campionario di crudeltà. Ieri, mentre aspettavo l’autobus e sull’altro lato del marciapiede c’era un cane abbaiante che trascinava guinzaglio e padrone, mi è venuto in mente che in tutta la mia vita non ho mai avuto un amico immaginario, uno di quelli che ti stanno sempre dietro e ti seguono dovunque vada e di tanto in tanto…
L’amico è
L’amico è. Panchina di Piazza Matteotti. – Un amico è un amico. – Hai ragione. – Nel bene o nel male, resta sempre un amico. – Giusto. – Dico bene? – Dici bene. – E siccome ched’è amico, du pozzu pigai a buccicconis.
Cose che ho pensato (ventinove)
Cose che ho pensato (ventinove). 166. Una volta ho pensato di essere un cantautore. Le mie canzoni erano canzoni molto impegnative. Così impegnative che un giorno mi sono stancato di cantarle e ho smesso di essere un cantautore. 167. Una volta ho pensato di essere una mosca. Sbattevo continuamente contro il vetro della finestra di…
Cose che ho pensato (ventisette)
Cose che ho pensato (ventisette). 151. Una volta ho pensato di perdere la memoria. Non ricordavo nulla. Mi guardavo allo specchio e mi domandavo chi fossi. Non ricordavo in che città abitassi. Non ricordavo neanche come si allacciassero le stringhe delle scarpe. Poi era arrivato Arturo e mi aveva detto che ero il suo migliore…
Poco da dire
Poco da dire. Non è che ci sia molto da dire. A parte che c’è vento. E che tremolano i vetri delle finestre. E che sbattono le porte. E che volano cartacce. E che si spezzano i rami. E che il mare è agitato. E che le passerelle ondeggiano. E che i pensieri sono confusi….