Colmi d’amore e tenerezza. Li ho visti salire sull’autobus, si tenevano per mano. Entrambi sui venticinque, lui con un grande tatuaggio sul collo e la testa rasata, lei stretta in un giubbotto di finta pelle e stivaletti rossi. Si sono seduti un paio di file davanti a me e hanno iniziato a parlare fitto, sottovoce,…
Insidie
Insidie. Cagliari, autobus, linea cittadina. L’autista affronta il percorso con piglio da campione di Formula 1. Un percorso difficile, disseminato di insidie. Auto in doppia fila. – Inza’? Ti sposti? No? Non ti sposti? E bogari’! Passeggeri distratti che alla pensilina perdono l’attimo, oltre che l’autobus. – Eh… Ma se non ti svegli! Se non…
Più forte
Più forte. Ieri sera, mentre aspettavo l’autobus in via Alghero, a un certo punto è passato un tizio sulla settantina , indossava un cappello di paglia e spingeva uno di quei deambulatori per anziani, ma senza sedile. Fischiettava “Bandiera Rossa” e quando ha intonato il pezzo che fa “Evviva il comunismo e la libertà!” si…
Pensionati
Pensionati. Cagliari, fermata dell’autobus, un tizio sulla sessantina parla al telefono, cammina nervosamente avanti e indietro. Ha un chiaro accento napoletano e sembra indispettito dalle informazioni che riceve dall’interlocutore al telefono. – Acqua? E che ne so. ‘A bullett dell’acqua? Ma parli seriamente? Sarà compito del condominio. Io che ti posso dire? Maronna mia, quello…
Digli sempre di sì
Digli sempre di sì. Cagliari, lunedì mattina, autobus. Al telefono una donna di circa quarant’anni. Il tono della voce è alterato. – Io non lo so. Ti dico. Non lo so. Tu comunque digli sempre di sì. Anche se non è così. Ma a te, cosa te ne frega? Esatto. Brava. Digli di sì e…
Appositi sostegni
Appositi sostegni. Cagliari, ieri mattina sull’autobus. Voci varie, senza volti. – C’è troppo freddo! – Eh, ma sed’entra troppa gente poi… – Ma non si può abbassare, l’aria? – Guardi, signora, ha detto il telegiornale che domani piove. – Autista! – Sì, ma fuori fa caldo. – Oi mi seu bistìa spullìnca. Innoi esti cosa…
La colpa
La colpa. Cagliari, autobus, linea 5. Sale una donna anziana. Si siede. Davanti a lei un uomo sulla cinquantina. La donna guarda verso i finestrini, chiusi. – Eeeh, piticu su frìusu! – C’è l’aria condizionata, signora. – E ‘tta mmanera! Diaìcci mi pigu unu puntori… – Colpa dello spread, signora. – Eh? – La differenza…
Ma quando?
Ma quando? Cagliari, autobus, linea 5. La ragazza stringe il telefono in una mano e con l’altra si sistema gli auricolari, li attorciglia, li sbroglia, li attorciglia di nuovo. Un po’ parla sottovoce, un po’ urla. Ogni tanto sbuffa. – Potevamo fare tutto quello che volevamo. Tutto, potevamo fare. E invece sono uscita. Da sola….
Altrimenti
Altrimenti. Stamattina, ma non saprei dire con esattezza a che ora e in quale circostanza, forse appena mi sono alzato, forse mentre facevo colazione, non ne sono sicuro, potrebbe essere in un arco temporale compreso tra le due cose, mi è venuta voglia di fare polemica. Molta polemica. Di polemizzare su qualsiasi cosa. Sulle preoccupazioni…
Relax
Relax. Cagliari, autobus, linea 5. Squilla il telefono. Una serie di sei squilli. Poi altri quattro. Poi altri tre. Infine la tizia seduta a fianco al finestrino risponde. – Ciaoooo! Sì, sì. Eh, sono a Cagliari. Ho dormito a casa di un’amica. Tutto bene. Guarda, mi sento proprio tranquilla. Rilassata. Ieri siamo andate in un…