Come mi chiamo. Qualche sera fa, nel corso di una cena tra amici, stavo cercando di socializzare con la figlia di Anna e Ralph, una bambina splendida di due anni. Le dico “Gianni. Il mio nome è Gianni”. Lei mi guarda, serissima, e non dice niente. Quindi le chiedo “Come mi chiamo?”. Niente. “Come mi chiamo?”,…
Gli adulti
Gli adulti. Avevo sei anni e undici mesi, quando gli esseri umani sono sbarcati per la prima volta sulla Luna. Mi ricordo molto poco, di quel giorno. Mi ricordo che ero a casa dei miei nonni, che a quel tempo abitavano in una piccola casa con un bel giardino. Mi ricordo che gli adulti, i miei…
Rum e dolcetti
Rum e dolcetti. Era il chiaro di luna e me ne andavo in giro per la campagna su una bici da cross. Pedalavo con una scioltezza da campione. Dopo aver attraversato un sentiero pietroso, mi sono ritrovato davanti a un cancello chiuso. Lì c’era un tizio seduto su una sedia in equilibrio su due gambe….
Quel portentoso rotolone di cacca
Quel portentoso rotolone di cacca. Un giorno o l’altro devo ricordarmi di scrivere qualcosa circa quella volta, erano gli anni settanta, che noi ragazzini, mentre giocavamo nel cortile sotto casa, trovammo uno stronzo enorme vicino ai contatori dell’acqua. Non sembrava uno stronzo prodotto da un essere umano. Era fuori calibro: un cagallone gigante, un ciambellone…
Sicurissimo
Sicurissimo. Io, quand’ero piccolo e andavo alle elementari, ero convinto che la Scuola elementare Riva di Piazza Garibaldi a Cagliari si chiamasse così in onore di Gigi Riva. E poi ero sicuro, anzi, sicurissimo, che i quattro mori dello stemma sulla maglietta dei calciatori del Cagliari non fossero quattro mori ma quattro Nené visti di…
Carteggi (5)
Carteggi (5). Ciao, ti scrivo per dirti che non mi sono affatto dimenticato di te. Puoi credermi. Come potrei dimenticarmi di te e delle stelle marine appese ai tuoi stivali? O di quel tuo cappello a forma di Giorno Del Giudizio? Ogni tanto faccio degli strani sogni, e in questi sogni le stelle marine mi…
Cose che ho pensato (trentasette)
Cose che ho pensato (trentasette). 206. Una volta ho pensato che anche se era un periodo che non mi arrabbiavo, un po’ mi faceva arrabbiare, il fatto che non mi arrabbiassi. 207. Una volta ho pensato che le cose esistono solo perché le percepiamo. La realtà non esiste, mi era venuto da pensare. Se proprio esiste, è…
Cose che ho pensato (trentatré)
Cose che ho pensato (trentatré). 186. Una volta ho pensato che l’influenza è una di quelle cose che a me, quando qualcuno me la contagia, mi girano talmente i coglioni che la prima cosa che mi viene da fare è prendere a cazzotti i muri, se non fosse che sto male e che mi girano…
Autobus domenicale
Autobus domenicale. – Vieni qua! Tocca, sezzirì vicino a questa signora. – Ih, ‘tta bellu pippiu! – Ajò siedi. – Lei è la mamma? – No, sono la nonna. – Ma che bel bimbo! E me lo dici quanti anni hai? – … – Non parla? – Ha due anni e mezzo. Quando vuole già…
Niente cefali per i filosofi
Niente cefali per i filosofi. Passeggiavo sul lungomare del porto, davanti alla banchina, quando a un certo punto il mio sguardo è stato attratto da un gran numero di pesci che affioravano sulla superficie del mare, in una zona placida e dal fondale basso e limaccioso. Mi sono affacciato alla balaustra d’acciaio per osservarli meglio. Erano…