Cose che ho pensato (ventiquattro). 136. Una volta ho pensato di arrampicarmi sugli specchi. Poi il postino ha suonato al citofono e mi ha detto che c’era una raccomandata da ritirare. Gli ho risposto che in quel momento stavo pensando di arrampicarmi sugli specchi e che in un certo senso non avevo alcuna voglia di…
Frenate
Frenate. Ieri mattina, per evitare di schiantarsi contro un fuoristrada uscito all’improvviso da un parcheggio, l’autista dell’autobus ha frenato di botto. “Magàstiacustaconchegazzu!”, ha urlato. Poi si è voltato e ha detto “Qualcuno si è fatto male?”. Ci siamo guardati, eravamo una decina, nessuno ha risposto. Allora lui è ripartito e per un po’ l’abbiamo sentito che smadonnava…
Cose che ho pensato (ventitré)
Cose che ho pensato (ventitré). 131. Una volta ho pensato di essere uno smartphone. Poi Arturo si è sdraiato sul divano e mi ha detto “Più che un telefonino di ultima generazione mi sembri uno di quei vecchi apparecchi della SIP, grigi e con la ghiera”. Che tra l’altro non so neppure se si chiami…
Come hai trascorso l’estate (5)
Come hai trascorso l’estate (5). Quest’estate, un lunedì mattina, sono andato al mare. Erano le otto e mezza. In spiaggia c’era poca gente, una coppia di turisti, un pescatore e un tizio sotto l’ombrellone. Non soffiava vento, il mare era piatto. Ho sistemato l’asciugamano tra la coppia di turisti e il pescatore, a distanza debita…
Memorie
Memorie. Conoscevo un tale che era sempre pronto a attaccare briga con chiunque. Il suo punto di forza era il colpo di testa. Si avvicinava al malcapitato, lo fissava negli occhi e poi gli diceva “Là ghi ri partu a sa memoria”.
Cose che ho pensato (ventidue)
Cose che ho pensato (ventidue). 126. Una volta ho pensato di essere un ingegnere. La mattina, dopo aver fatto colazione, mi ero seduto in giardino e con la mollica del moddizzosu avevo costruito il Bastione di Saint Remy in miniatura. 127. Una volta ho pensato di diventare assaggiatore di marmellate. La mattina, dopo aver fatto colazione e…
Il genio dell’inerzia (2)
Il genio dell’inerzia (2). (segue da Il genio dell’inerzia) q. Le lettere che compongono l’alfabeto italiano sono 26. No, dice A., sono 25. No, dico io, sono 26. No, dice lei. Scommettiamo?, dico io. No, dice lei, ho ragione e basta. r. Non ti sopporto. Non ti sopporto quando fai così, le dico. Intanto ho…
Cose che ho pensato (ventuno)
Cose che ho pensato (ventuno). 121. Una volta ho pensato di essere un pilota di formula uno. Il giorno dopo ho buttato giù un palo mentre facevo retromarcia con la macchina di Arturo. 122. Una volta ho pensato di essere un maglione di lana fatto a mano. Avrei voluto essere indossato da Scarlett Johansson. Invece…
Poetto settembrino
Poetto settembrino. Quinta fermata, coppia sui trenta, arrivano carichi di zaini, sdraio e borsa frigo. In spiaggia si sta belli larghi, a metà settembre. Trovi un bagnante ogni quindici metri. Come se esistesse una regola, non codificata ma insita nel senso comune, ognuno rispetta una distanza minima, in spiaggia a metà settembre. Ognuno tranne loro due,…
Parti ghei.
Parti ghei. Cagliari, linea 1 CTM, metà mattina. – Oh Gino. – Eh. – Custa grisi. – Eh. – Custa grisi s’ari arrovinau. – Colpa dell’euro. – Ci poris contai. – E deu? A sa pensioni candu ci arribu deu? Mai. – Non ci arribasa oh Gino. – Tutti a dare la colpa a Berlusconi. Ma…