Giorno 29. Dal diario di H., scritto un mese prima della sua partenza per Cuba. Zurigo, pensione Josephine.Oggi è il 29 giugno 1997. Sono le 7.50.Stanotte ho sognato di svegliarmi in una città orientale, forse giapponese, forse coreana, forse no. Le strade brulicavano di auto nere e affusolate. Le persone indossavano una specie di divisa,…
Più forte
Più forte. Ieri sera, mentre aspettavo l’autobus in via Alghero, a un certo punto è passato un tizio sulla settantina , indossava un cappello di paglia e spingeva uno di quei deambulatori per anziani, ma senza sedile. Fischiettava “Bandiera Rossa” e quando ha intonato il pezzo che fa “Evviva il comunismo e la libertà!” si…
Carteggi (5)
Carteggi (5). Ciao, ti scrivo per dirti che non mi sono affatto dimenticato di te. Puoi credermi. Come potrei dimenticarmi di te e delle stelle marine appese ai tuoi stivali? O di quel tuo cappello a forma di Giorno Del Giudizio? Ogni tanto faccio degli strani sogni, e in questi sogni le stelle marine mi…
Parlante
Parlante. Mi ci vorrebbe un cappello nuovo di zecca. Un cappello che mi calzi, ma non a pennello. Un cappello che mi racconti qualche storia. Bella o brutta non ha importanza, purché sia una storia interessante. Proprio così: mi ci vorrebbe un cappello parlante. nella foto, libri
Mi piace il tuo cappello
Mi piace il tuo cappello. Oggi mi sono ricordato di quella volta che avevo diciassette anni e gli amici mi avevano detto Vieni che andiamo a ballare. Così mi ero vestito per andare a ballare: camicia di raso arancione, pantaloni neri, cinturone, stivali e cappello di pelle scura. Gli amici mi avevano detto che ero…