Zaccarsi. – Amo’. – Eja. – Che ore sono? – L’una e dieci. – Minca, dalla colazione al pranzo senza che nemmeno ce ne accorgiamo. – Troppo vero. – Pasta e cappuccio manco li ho visti. – Eja. Andiamo a mangiucchiare qualcosa? – Tagazzu mangiucchiare. Ollu robba seria chi mi seu zacchendi ‘e su famini….
Cose che ho pensato (ventotto)
Cose che ho pensato (ventotto). 156. Una volta ho pensato di essere una casa disabitata. Il proprietario aveva pubblicato un annuncio sul giornale e mi aveva messo in vendita. Una mattina si erano presentati un uomo e una donna, dicevano di essersi appena sposati. Avevano fatto un giro, controllato le stanze, il bagno, la cucina. Lui…
Un’Isola da bere
Un’Isola da bere. Il volume, a cura dell’associazione MieleAmaro, è appena stato pubblicato. L’editore è CUEC. Basta un clic qui per saperne di più. Il titolo del mio racconto è “Il mondo appartiene alle rane”, una storia d’amore, birra, musica e pugilato, così mi piace definirla. Il volume è già sugli scaffali delle librerie di…
Racconti della città del sole
Racconti della città del sole. Il libro è appena stato pubblicato. L’editore è Arkadia. Basta un clic qui per saperne di più. Il titolo del mio racconto è “Quelle brave canaglie del cortile accanto”, una storia “tra periferia e mitografia cagliaritana”, così è stata definita. Il libro è già sugli scaffali delle librerie di tutta Italia….
Cose che ho pensato (venticinque)
Cose che ho pensato (venticinque). 141. Una volta ho pensato di guardarmi la pancia per vedere come cresceva la lanugine nell’ombelico. Ero convinto di poter fare chiarezza su uno dei grandi misteri della vita. Avevo trascorso la giornata a guardarmi la pancia, dalle otto del mattino alle otto di sera. Il giorno dopo avevo un’ernia cervicale…
Cose che ho pensato (ventiquattro)
Cose che ho pensato (ventiquattro). 136. Una volta ho pensato di arrampicarmi sugli specchi. Poi il postino ha suonato al citofono e mi ha detto che c’era una raccomandata da ritirare. Gli ho risposto che in quel momento stavo pensando di arrampicarmi sugli specchi e che in un certo senso non avevo alcuna voglia di…
Come hai trascorso l’estate (5)
Come hai trascorso l’estate (5). Quest’estate, un lunedì mattina, sono andato al mare. Erano le otto e mezza. In spiaggia c’era poca gente, una coppia di turisti, un pescatore e un tizio sotto l’ombrellone. Non soffiava vento, il mare era piatto. Ho sistemato l’asciugamano tra la coppia di turisti e il pescatore, a distanza debita…
Memorie
Memorie. Conoscevo un tale che era sempre pronto a attaccare briga con chiunque. Il suo punto di forza era il colpo di testa. Si avvicinava al malcapitato, lo fissava negli occhi e poi gli diceva “Là ghi ri partu a sa memoria”.
Cose che ho pensato (ventidue)
Cose che ho pensato (ventidue). 126. Una volta ho pensato di essere un ingegnere. La mattina, dopo aver fatto colazione, mi ero seduto in giardino e con la mollica del moddizzosu avevo costruito il Bastione di Saint Remy in miniatura. 127. Una volta ho pensato di diventare assaggiatore di marmellate. La mattina, dopo aver fatto colazione e…
Poetto settembrino
Poetto settembrino. Quinta fermata, coppia sui trenta, arrivano carichi di zaini, sdraio e borsa frigo. In spiaggia si sta belli larghi, a metà settembre. Trovi un bagnante ogni quindici metri. Come se esistesse una regola, non codificata ma insita nel senso comune, ognuno rispetta una distanza minima, in spiaggia a metà settembre. Ognuno tranne loro due,…