Pensionati. Cagliari, fermata dell’autobus, un tizio sulla sessantina parla al telefono, cammina nervosamente avanti e indietro. Ha un chiaro accento napoletano e sembra indispettito dalle informazioni che riceve dall’interlocutore al telefono. – Acqua? E che ne so. ‘A bullett dell’acqua? Ma parli seriamente? Sarà compito del condominio. Io che ti posso dire? Maronna mia, quello…
Ragionamenti
Ragionamenti. Cagliari, autobus, pomeriggio inoltrato. Due tizi sui trentacinque ragionano a voce alta. – Custa cosa de su traballu esti unu casinu. – Eh. – Tottus continentalis, funti. Is sardus no tèninti gana ‘e traballài. – Va’ a vedere in campagna. Scetti nieddus. – In bidda no. Non di òlinti. – Loro si accontentano. –…
Rassegna stampa
Rassegna stampa. Cagliari, due tizi sui sessanta sono seduti al tavolino di un bar. Uno ha appena versato lo zucchero nella tazzina del caffè, l’altro sfoglia le pagine sportive di un quotidiano e legge a voce alta i titoli. – La Spagna sfonda con Costa. – Ma itta gazzu sfonda. – Il bomber supera le…
Digli sempre di sì
Digli sempre di sì. Cagliari, lunedì mattina, autobus. Al telefono una donna di circa quarant’anni. Il tono della voce è alterato. – Io non lo so. Ti dico. Non lo so. Tu comunque digli sempre di sì. Anche se non è così. Ma a te, cosa te ne frega? Esatto. Brava. Digli di sì e…
Appositi sostegni
Appositi sostegni. Cagliari, ieri mattina sull’autobus. Voci varie, senza volti. – C’è troppo freddo! – Eh, ma sed’entra troppa gente poi… – Ma non si può abbassare, l’aria? – Guardi, signora, ha detto il telegiornale che domani piove. – Autista! – Sì, ma fuori fa caldo. – Oi mi seu bistìa spullìnca. Innoi esti cosa…
Capofamiglia
Capofamiglia. Cagliari, spiaggia del Poetto, quinta fermata, primo pomeriggio. Il bambino, avrà due, tre anni, è seduto sul bagnasciuga e guarda verso il mare. Tra le mani stringe una lattina. All’improvviso un urlo da un gruppo di adulti sistemato all’ombra di tre ombrelloni coloratissimi. – Manuel! Manuel! Vieni a babbo con la coccacchiola. Il bambino…
La colpa
La colpa. Cagliari, autobus, linea 5. Sale una donna anziana. Si siede. Davanti a lei un uomo sulla cinquantina. La donna guarda verso i finestrini, chiusi. – Eeeh, piticu su frìusu! – C’è l’aria condizionata, signora. – E ‘tta mmanera! Diaìcci mi pigu unu puntori… – Colpa dello spread, signora. – Eh? – La differenza…
Ma quando?
Ma quando? Cagliari, autobus, linea 5. La ragazza stringe il telefono in una mano e con l’altra si sistema gli auricolari, li attorciglia, li sbroglia, li attorciglia di nuovo. Un po’ parla sottovoce, un po’ urla. Ogni tanto sbuffa. – Potevamo fare tutto quello che volevamo. Tutto, potevamo fare. E invece sono uscita. Da sola….
Relax
Relax. Cagliari, autobus, linea 5. Squilla il telefono. Una serie di sei squilli. Poi altri quattro. Poi altri tre. Infine la tizia seduta a fianco al finestrino risponde. – Ciaoooo! Sì, sì. Eh, sono a Cagliari. Ho dormito a casa di un’amica. Tutto bene. Guarda, mi sento proprio tranquilla. Rilassata. Ieri siamo andate in un…
Sicurissimo
Sicurissimo. Io, quand’ero piccolo e andavo alle elementari, ero convinto che la Scuola elementare Riva di Piazza Garibaldi a Cagliari si chiamasse così in onore di Gigi Riva. E poi ero sicuro, anzi, sicurissimo, che i quattro mori dello stemma sulla maglietta dei calciatori del Cagliari non fossero quattro mori ma quattro Nené visti di…